Ragazzo scomparso trovato morto dopo un mese: era incastrato nel caminetto

Ragazzo scomparso trovato morto dopo un mese: era incastrato nel caminetto
Lo hanno cercato per più di un mese, con elicotteri, cani addestrati e squadre specializzate composte da almeno 75 agenti di polizia. Alla fine Harley Dilly, il ragazzo scomparso in Ohio, è stato ritrovato, ma la storia non ha un lieto fine: il suo corpo senza vita era all'interno di una canna fumaria, in una casa disabitata. Manca ancora la conferma definitiva, si attendono i risultati dell'autopsia, ma ormai ci sono davvero pochi dubbi: i resti trovati nel camino sono i suoi. Il caso ha tenuto in ansia gli Stati Uniti da prima di Natale: il quattordicenne Harley era stato visto l'ultima volta il 20 dicembre, a Port Clinton, la città dove viveva: era uscito di casa alle 6 di mattina per andare a scuola.

Dopo settimane di ricerche, alla fine la polizia ha deciso di perlustrare una residenza estiva in corso di ristrutturazione, dove in questo periodo non vive nessuno. Niente induceva a pensare che il bambino potesse essere là, la porta era chiusa e la serratura non era stata forzata, ma dopo aver perlustrato in lungo e in largo un'area di 60 ettari gli agenti hanno deciso di entrare nell'abitazione. Una volta dentro, la polizia ha trovato una scena tragica. Il cappotto e gli occhiali dell'adolescente erano al secondo piano della casa, vicino a un caminetto. Quindi, guardando all'interno della canna fumaria, hanno scoperto il corpo di un ragazzo che con una certa sicurezza i ricercatori hanno identificato con quello di Harley.

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Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il quattordicenne sarebbe salito sul tetto arrampicandosi sul traliccio di un'antenna, e si sarebbe poi infilato nel comignolo, per poi rimanere incastrato. Non è chiaro perché Harley abbia deciso di entrare nella canna fumaria, e probabilmente non lo si capirà mai. «È stato un incidente» ha dichiarato il capo della polizia di Port Clinton Robert Hickman. «Nessuno avrebbe voluto questa conclusione, ma almeno possiamo dare una risposta alla famiglia del ragazzo».
Ultimo aggiornamento: Domenica 19 Gennaio 2020, 20:31
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