Ragazzina 12enne violentata e decapitata: arrestati i fratelli e gli zii. «La stupravano da anni»
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STUPRATA E UCCISA La dodicenne era scomparsa da casa lo scorso 13 di marzo e il suo corpo, decapitato, era stato scoperto l'indomani, in un campo, non lontano dal suo villaggio. Dalle prime analisi era risultato che la ragazzina, prima di venire uccisa, era stata vittima di stupro. La polizia aveva promesso un compenso di 25 mila rupie (325 euro) a chi avesse fornito informazioni, e questa mattina ha arrestato cinque persone, dopo la confessione di uno di loro, il più giovane.
Gli accusati appartengono tutti alla cerchia famigliare della ragazzina: sono i suoi tre fratelli, lo zio, e la zia. Secondo il racconto del fratello più giovane, il maggiore aveva già ripetutamente violentato la sorella in passato, ma quel 13 di marzo anche gli altri due fratelli infierirono, e a loro si aggiunse anche lo zio, un quarantenne. Quando la ragazzina minacciò di denunciare tutto alla polizia, i fratelli prima la strangolarono, poi la decapitarono. La zia è stata arrestata perché, a conoscenza di quanto era accaduto, aveva tentato di depistare gli inquirenti accusando del crimine un vicino di casa, innocente.
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Marzo 2019, 16:31
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