LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Putin: «Piano di pace cinese base per accordo». Casa Bianca: vorrebbero giocare con loro regole

Tutti gli aggiornamenti in diretta sul conflitto nel cuore dell'Europa

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Casa Bianca: Cina e Russia vorrebbero giocare con loro regole

La Cina e la Russia vorrebbero vedere il mondo giocare con le loro regole: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, aggiungendo che non definirebbe la relazione tra i due Paesi come un'alleanza. Ieri l'aveva definita «un matrimonio di interessi».

Ucraina: accordo con Fmi su piano aiuti da 15,6 miliardi

Lo staff del Fondo Monetario Internazionale ha raggiunto un accordo con l'Ucraina per un piano di aiuti da 15,6miliardi di dollari. L'intesa deve essere ora approvata dal board del Fmi che dovrebbe esaminarla nelle prossime settimane.

Casa Bianca: Cina non ha posizione imparziale sulla guerra

La Cina non ha una posizione imparziale sulla guerra in Ucraina e se vuole giocare un ruolo costruttivo dovrebbe sollecitare la Russia a mettere fine al conflitto: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, aggiungendo che rispettare la carta Onu significa che Mosca deve ritirarsi da tutta l'Ucraina.

Shoigu: armi all'uranio dalla Gran Bretagna? Scontro nucleare a pochi passi

Dopo le dichiarazioni della Gran Bretagna sulle forniture di munizioni all'uranio impoverito all'Ucraina, lo scontro nucleare è «a pochi passi». Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, citato dalla Tass.

 

 

 

Xi: "I rapporti tra Cina e Russia sono vitali per l'ordine mondiale"

«Il presidente Putin ed io abbiamo esaminato insieme lo sviluppo delle relazioni bilaterali negli ultimi dieci anni e abbiamo convenuto che i legami sino-russi sono andati oltre i rapporti bilaterali e sono di vitale importanza per l'ordine mondiale e il destino dell'umanità».

 



Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping dopo i colloqui a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riferisce l'agenzia stampa Ria Novosti.

«La Russia dovrà reagire all'uso di armi con uranio»

La Russia sarà costretta a reagire alle forniture occidentali di munizioni all'uranio: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. «Stanno cercando di combattere questo conflitto non solo in teoria fino all'ultimo ucraino ma anche in pratica: l'Occidente sta cominciando a usare armi con elementi nucleari».

Putin: «Piano di pace cinese può essere base per accordo»

Il piano di pace della Cina può essere preso come base per un accordo di pace in Ucraina quando l'Occidente e Kiev saranno pronti: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, come riporta Ria Novosti.

Ucraina, Putin-Xi: la soluzione sono i colloqui di pace

Il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo russo Vladimir Putin hanno firmato una dichiarazione congiunta al Cremlino «sull'approfondimento del partenariato strategico globale di coordinamento dei due Paesi per la nuova era», sottolineando che la crisi ucraina «dovrebbe essere risolta attraverso colloqui di pace». Lo scrive su Twitter la portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying.

Conclusi i colloqui tra Putin e Xi Jinping: firmata la cooperazione economica

I leader Putin e Xi Jinping hanno firmato una dichiarazione sul piano di sviluppo delle aree chiave della cooperazione economica russo-cinese fino al 2030

Xi a Putin: la nostra cooperazione si espande costantemente

«La portata dei settori della nostra cooperazione si espande costantemente. In precedenza, abbiamo ottenuto risultati notevoli e l'ulteriore sviluppo della cooperazione viene attuato con successo»: così il presidente cinese Xi dopo due ore di colloquio con l'omologo russo Vladimir Putin, come riporta la Tass.

Putin: concordati parametri per gasdotto Forza della Siberia 2

Tra Russia e Cina sono stati concordati «praticamente tutti i parametri» per la costruzione del gasdotto Forza della Siberia 2 per l'esportazione di gas russo in Cina, che si aggiungerà al Forza della Siberia 1 già funzionante. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalle agenzie russe.

Putin: con Xi colloquio franco e sostanzioso

Tra il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping c'è stato «uno scambio di opinioni franco e sostanzioso». Lo ha detto lo stesso Putin, citato dall'agenzia Ria Novosti, dopo due ore di colloqui a porte chiuse al Cremlino, a cui ora sta seguendo una sessione pubblica alla presenza delle delegazioni allargate.

Cina: "Gli Stati Uniti valutino in modo obiettivo"

«Gli Stati Uniti dovrebbero considerare in modo obiettivo gli sforzi della Cina e del mondo intero per promuovere colloqui di pace, invece di rimanere aggrappati alla mentalità della Guerra Fredda e tantomeno essere un fattore nel protrarsi e nell'escalation del conflitto».

 

 



Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, mentre a Mosca il leader cinese Xi Jinping è impegnato in colloqui con il capo del Cremlino, Vladimir Putin.

Il governo di Lula: "Se Putin viene in Brasile rischia l'arresto"

Il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira ha dichiarato che se il presidente russo Vladimir Putin dovesse recarsi a Brasilia potrebbe rischiare l'arresto a causa dell'ordine di carcerazione emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra in Ucraina. Il processo contro Putin deve essere «esaminato» e il Brasile, che è membro della Cpi, finora non ha una posizione «ufficiale» in merito, ha affermato l'esponente del governo Lula in un'intervista al portale di notizie Metropoles.

 



«Chiunque si rechi in un Paese che è membro della Cpi può avere complicazioni, non ho dubbi al riguardo», ha detto Vieira rispondendo alla domanda se Putin potesse essere arrestato nel caso in cui venisse in Brasile. Il ministro ha poi commentato che il Brasile «rispetta e segue» la Cpi, ma ha chiarito anche che questa Corte non ha «portata globale» poiché non è composta da tutti i Paesi del mondo. Vieira ha infine ribadito la «condanna» dell'invasione russa in Ucraina, iniziata poco più di un anno fa, e ha ricordato che la Costituzione brasiliana difende «l'integrità territoriale» come uno dei fondamenti della politica estera.

Kiev, 15 bambini sono ritornati in Ucraina

Quindici bambini ucraini insieme alle loro madri e rappresentanti legali sono stati riportati in Ucraina. Lo ha riferito su Telegram il Commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada (Parlamento ucraino) Dmitry Lubinets. «Finalmente a casa! È stato possibile riportare in Ucraina 15 bambini ucraini insieme alle loro madri e rappresentanti legali! Questi sono bambini delle città delle regioni di Kharkiv e Kherson, che furono occupate all'inizio della guerra», ha scritto Lubinets. «Nonostante tutte le sfide, continuiamo a lavorare affinché gli ucraini abbiano l'opportunità di vedere i loro familiari e di essere sulla loro terra». Ad oggi, «secondo l'Ufficio informazioni nazionale, 308 bambini sono tornati nel territorio dell'Ucraina», ha sottolineato.

Stoltenberg (NATO): "Nessuna prova che Cina ha dato armi"

«Non abbiamo visto nessuna prova del fatto che la Cina stia consegnando armi letali alla Russia, ma abbiamo visto alcuni segnali del fatto che c'è stata la richiesta dalla Russia, e questa è una questione che è valutata a Pechino da parte delle autorità cinesi». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante una conferenza stampa a Bruxelles. «La Cina non deve fornire aiuto letale alla Russia, questo sarebbe sostegno ad una guerra illegale», ha aggiunto con un chiaro monito rivolto a Pechino.

Xi, più cooperazione con la Russia su commercio ed energia

La Cina è pronta ad espandere la sua cooperazione con la Russia nei settori del commercio, degli investimenti, della catena degli approvvigionamenti, dei mega progetti, dell'energia e dell'alta tecnologia. È quanto ha detto il presidente cinese Xi Jinping nell'incontro avuto con il premier russo Mikhail Mishustin, osservando che i due Paesi sono «partner strategici completi con pieno coordinamento». Mantenere lo «sviluppo sano e stabile dei legami è conforme alla logica storica dei rapporti bilaterali e agli interessi fondamentali dei rispettivi popoli», ha aggiunto Xi nel resoconto diffuso in serata dalla Xinhua.

 

Media, Usa accelerano sulla consegna dei tanks Abrams

Gli Stati Uniti accelerano sulle consegne dei tank Abrams all' Ucraina, optando per l'invio di un modello vecchio ricondizionato che può arrivare a Kiev in otto-dieci mesi. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali l'annuncio ufficiale del pentagono è atteso a breve. Il piano iniziale era quello di inviare 31 nuovi M1A2 Abrams, per i quali ci sarebbero voluti uno o due anni per l'assembleaggio e la consegna. Ora però gli Usa sono intenzionati a inviare la versione più vecchia M1A1, che può essere presa dalle scorte dell'esercito e che sarà più facile da manovrare per le forze ucraina.

 

Russia: dirigente Memorial accusato di diffamare l'esercito

Un dirigente dell'ong russa Memorial, Oleg Orlov, è stato incriminato per avere «diffamato» le forze armate in base alla legge approvata lo scorso anno e recentemente aggiornata. Lo riferisce la stessa ong

 

Cremlino: "Occidentali non consentono a Kiev di negoziare"

«I Paesi europei e soprattutto Washington non consentono a Kiev nemmeno di pensare» ad un negoziato con la Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un'intervista alla televisione statale citata dalle agenzie russe. «Ora che le maschere sono cadute, i Paesi occidentali mostrano il loro ghigno feroce», ha aggiunto il portavoce.

Droni cinesi a Mosca, settanta fornitori tra cui una società con una filiale in Italia

La Cina ha venduto alla Russia droni e componenti per oltre 12 milioni di dollari dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: lo riporta il New York Times, che cita dati doganali ufficiali russi forniti da una società terza. In tutto sono una settantina i fornitori cinesi di Mosca e tra questi c'è anche una società con una filiale in Italia. «É difficile stabilire se i droni cinesi contengano tecnologie americane che violerebbero le norme statunitensi o se siano legali», scrive l'Nyt osservando che le spedizioni «sono spesso arrivate attraverso piccoli intermediari ed esportatori».  Il risultato, commenta il Nyt, «è una fornitura costante di nuovi droni alla Russia», che vengono destinati al fronte in Ucraina. Particolarmente problematica per il governo americano è la DJI, l'azienda produttrice di droni quadcopter che sono diventati il simbolo di un nuovo tipo di guerra nel Paese. Secondo il giornale, le vendite dei suoi droni alla Russia sono continuate, nonostante l'azienda - già bersaglio degli Usa dei controlli sulle esportazioni - abbia dichiarato di aver sospeso le spedizioni sia in Russia sia in Ucraina. Nel complesso, quasi 70 esportatori cinesi hanno venduto 26 marche diverse di droni cinesi alla Russia dopo l'invasione. Il secondo marchio più venduto è stato Autel, un produttore cinese di droni con filiali negli Stati Uniti, in Germania e in Italia: gli esportatori hanno venduto droni Autel a Mosca per quasi 2 milioni di dollari, con l'ultimo lotto spedito il mese scorso, precisa il giornale. Alcuni esperti osservano che il flusso di droni cinesi dovrebbe essere considerato alla stregua di armi più letali.

Anche i miseri 12 milioni di dollari di spedizioni «sposteranno l'ago della bilancia per ciò che sta accadendo in prima linea», ha commentato Cole Rosentreter, amministratore delegato del produttore canadese di droni Pegasus, che ha fornito consulenza agli ucraini sull'uso dei droni durante la guerra.

 

Incontro Putin-Xi: Medvedev, Shoigu, Nabiullina e Lavrov in delegazione russa

La delegazione russa che accompagna il presidente russo Vladimir Putin nei colloqui al Cremlino con quello cinese Xi Jinping comprende il vice capo del Consiglio per la sicurezza nazionale Dmitry Medvedev, il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, quello della Difesa Serghei Shoigu, la governatrice della Banca centrale Elvira Nabiullina e il Ceo dell'agenzia spaziale Roscosmos, Yury Borisov. Lo riferisce l'agenzia Tass. 

 

Onu, oltre 8.000 civili uccisi in Ucraina da inizio guerra

Almeno 8.317 civili sono stati uccisi e 13.892 sono rimasti feriti in tutta l'Ucraina dall'inizio dell'invasione della Russia nel febbraio 2022. Lo ha riferito l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) in una dichiarazione riportata dalla Cnn. I numeri si basano sulle informazioni raccolte fino al 19 marzo 2023 e il dato più alto di vittime civili è stato registrato nelle regioni di Donetsk e Lugansk, mostrano le cifre dell'Ohchr. Nel territorio controllato dall'Ucraina, ci sono stati 6.446 morti e 11.374 feriti, mentre nei territori controllati dalla Russia sono stati 1.871 i civili deceduti e 2.518 feriti. L'agenzia Onu ha riferito che a causa degli intensi combattimenti, i dati da alcune località sono in ritardo e molti sono ancora in attesa di conferma e quindi «le cifre effettive sono notevolmente più alte». Tra queste ci sono le città di Mariupol nella regione di Donetsk, così come Lysychansk, Popasna e Severodonetsk nella regione di Lugansk, «dove ci sono accuse di numerose vittime civili».

Contatti per colloquio Zelensky-Xi ma nulla di programmato

Un alto funzionario ucraino ha dichiarato alla Cnn che sono in corso discussioni con la Cina per organizzare una chiamata tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per discutere della proposta di Pechino per un piano di pace per l'Ucraina. Tuttavia, «non è stato programmato nulla di concreto», ha precisato il funzionario. Se la conversazione dovesse avere luogo, sarebbe la prima tra i due leader. Xi Jinping si trova attualmente a Mosca per il suo primo viaggio in Russia da quando il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l'invasione dell'Ucraina lo scorso anno. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato che Putin e Xi hanno discusso del «piano di pace» della Cina durante il loro primo incontro di ieri, durato quattro ore e mezza, senza rivelare ulteriori dettagli.

Xi invita Putin al terzo forum "La Nuova Via della Seta"

Il presidente cinese Xi Jinping ha invitato il presidente russo Vladimir Putin a recarsi in Cina per partecipare al terzo Forum Belt and Road per la cooperazione internazionale che Pechino ha in programma di organizzare entro la fine dell'anno. Lo riporta l'agenzia Xinhua, riferendo che quando ha incontrato il premier russo Mikhail Mishustin, Xi ha detto che l'invito è stato fatto durante il suo incontro informale di ieri con il leader del Cremlino. Putin, ha ricordato il presidente cinese, ha partecipato ai due precedenti forum dedicati alla Belt and Road, la Nuova Via della Seta, lanciata da Xi a settembre 2013.

 

 

Mosca, distrutto un drone in un attacco ucraino in Crimea

Un attacco di droni nel nord della Crimea, a Zhankoi, ha distrutto dei missili russi a bordo di un convoglio ferroviario. Lo ha annunciato il ministro della Difesa ucraino stamattina. Si tratta dello snodo ferroviario più importante per i rifornimenti russi alla penisola, secondo quanto riferiscono i media di Mosca. Secondo il governatore della Crimea un drone è stato abbattuto e un civile è rimasto ferito dai detriti che sono precipitati.

Xi Jinping arrivato al Cremlino

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato al Cremlino per il nuovo colloquio con quello russo Vladimir Putin allargato alle rispettive delegazioni. Dopo l'esecuzione degli inni nazionali nel grande salone del Palazzo di Stato del Cremlino, i due leader si sono ritirati per un nuovo incontro faccia a faccia, dopo il colloquio di ieri durato quattro ore e mezza. Soltanto in un secondo momento a loro si uniranno le delegazioni. Lo riferisce l'agenzia Interfax.

La Russia terrà una riunione delle Nazioni Unite sui bambini ucraini portati in Russia

La Russia ha in programma di tenere una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite all'inizio di aprile su quella che ha definito «la reale situazione» dei bambini ucraini portati in Russia. Una questione che ha guadagnato i riflettori dopo il mandato di arresto della Corte penale internazionale per il presidente russo Vladimir Putin per crimini di guerra legati al loro rapimento.
 

 

L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia ha dichiarato lunedì in una conferenza stampa che la Russia ha programmato la riunione del consiglio molto prima dell'annuncio di venerdì da parte della Corte penale internazionale. La Russia detiene la presidenza di turno del consiglio ad aprile. Il tribunale dell'Aia ha detto che stava chiedendo l'arresto di Putin perché «è presumibilmente responsabile del crimine di guerra della deportazione illegale di (bambini) e del trasferimento illegale di (bambini) dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa».

Cina: manteniamo comunicazione con tutte le parti coinvolte

La Cina mantiene «la comunicazione con tutte le parti coinvolte» nella crisi Ucraina: è quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin senza citare un possibile colloquio tra il presidente Xi Jinping e l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. La Cina continuerà a mantenere «una posizione obiettiva ed equa» sulla vicenda e «collaborerà con la comunità internazionale per svolgere un ruolo costruttivo nella soluzione politica», ha aggiunto Wang, nel corso del briefing quotidiano. «La posizione della Cina è sempre stata chiara e può essere riassunta in una frase, che è quella di promuovere la pace e i colloqui».

Mosca: "Intercettati due bombardieri Usa sul Mar Baltico"

Il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto che ieri un suo caccia Su-35 ha intercettato sul Mar Baltico due bombardieri strategici B-52H Usa che volavano in direzione del confine russo: il jet è rientrato dopo che i bombardieri si sono allontanati. Lo riporta Interfax. L'episodio segue l'abbattimento il 14 marzo di un drone Usa nel Mar Nero dopo essere stato intercettato da caccia russi. Mosca ha dichiarato che il volo del Su-35 è stato rigorosamente in linea con le regole internazionali sull'uso dello spazio aereo. «Non è stata consentita alcuna violazione» del confine di Stato della Russia, ha sottolineato.

Xi a Putin: "Noi grandi potenze e partner strategici"

La scelta di Xi Jinping di visitare la Russia per il primo viaggio all'estero dopo la sua rielezione a presidente è dettata dalla «logica storica», perché i due Paesi sono «le più grandi potenze e partner strategici». Lo ha detto lo stesso Xi citato dall'agenzia Ria Novosti.

Xi invinta Putin in Cina

Il presidente cinese Xi Jinping ha detto di avere invitato quello russo Vladimir Putin per una visita in Cina quest'anno. Lo riferisce la Tass.

Xi Jinping incontra il premier russo Mishustin

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato al palazzo del governo a Mosca per un colloquio con il primo ministro Mikhail Mishustin. Lo riferiscono i media russi.

Intelligence britannica: "Membri del Gruppo Wagner riceveranno la libertà"

Nelle prossime settimane migliaia di prigionieri che sono stati reclutati nelle carceri russe nei ranghi del Gruppo Wagner e che hanno attraversato la guerra probabilmente riceveranno la grazia e la libertà. L'intelligence britannica ha ricordato che il picco del reclutamento di volontari dalle carceri è avvenuto in autunno e a loro è stata poi promessa la cancellazione della pena dopo sei mesi di servizio.

 

 



«Anche se è probabile che circa la metà dei prigionieri reclutati sia morta o sia stata ferita, ci sono prove dalla Russia che il gruppo (Wagner, ndr.) mantiene la promessa di rilasciare coloro che sono sopravvissuti. I certificati rilasciati ai veterani liberati del gruppo Wagner sarebbe stati confermati con decreto del presidente Putin», osserva l'intelligence britannica.

 


Gli analisti osservano che a Prigozhin sembra essere stato impedito di continuare a reclutare volontari dalle carceri e che questo «licenziamento di massa» dal gruppo peggiorerà le cose per il gruppo Wagner.

L'Ungheria blocca la dichiarazione Ue sul mandato d'arresto per Putin

L'Ungheria ha bloccato la dichiarazione congiunta degli Stati membri dell'UE sull'emissione di un mandato d'arresto internazionale per il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Bloomberg con riferimento alle proprie fonti, ha visto Ukrinform.

Il veto di Budapest ha fatto sì che il capo della diplomazia Ue, Josep Borrell, abbia invece rilasciato una dichiarazione a suo nome, «prendendo atto» della decisione della Corte penale internazionale (Cpi).

Scholz: "La guerra potrebbe durare a lungo"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz non si aspetta che la guerra in Ucraina finisca presto e ribadisce che la pace è impossibile senza il ritiro delle truppe russe. «Dobbiamo essere preparati al fatto che questa (guerra, ndr) potrebbe richiedere molto tempo», ha detto Scholz ad un evento organizzato ieri dal Rheinische Post. Lo riporta la Deutsche Welle. Mosca non può dettare i termini della pace in Ucraina, ha aggiunto. «L'Ucraina deve essere in grado di difendere la sua integrità e indipendenza», ha proseguito, confermando - come aveva detto il 5 marzo - di non vedere la possibilità di una pace senza il ritiro delle truppe russe.

Kiev: distrutti missili russi in Crimea

Missili da crociera russi «Kalibr» trasportati in treno e destinati alla flotta russa nel Mar Nero sono stati distrutti in un'esplosione avvenuta nella città di Dzhankoi, in Crimea. L'annuncio è stato dato dal ministero della Difesa ucraino. Le autorità di Kiev, sottolinea la Cnn, non hanno rivendicato direttamente la responsabilità dell'attacco, affermando però che serve a «smilitarizzare ulteriormente la Russia e preparare la penisola di Crimea alla liberazione dall'occupazione».

Sergei Askyonov, a capo delle autorità filorusse locali, ha confermato l'attacco e l'attivazione del sistema di difesa aerea della regione e - riporta la Dpa - ha annunciato l'abbattimento di due droni ucraini a Dzhankoi. Una persona è rimasta ferita e due edifici sono stati danneggiati, ha aggiunto. Da parte russa non ci sono conferme all'avvenuta distruzione dei missili.

Il premier giapponese Kishida in viaggio verso l'Ucraina

Il premier giapponese Fumio Kishida è in viaggio per raggiungere l'Ucraina. Lo riferiscono i media nipponici, anticipando la visita direttamente dall'India, dove Kishida si trovava per il vertice con il suo omologo indiano Narendra Modi. A Kiev, Kishida con ogni probabilità rinnoverà il sostegno del Giappone al Paese vittima dell'aggressione russa, in concomitanza con l'organizzazione del G7 di Hiroshima previsto in maggio. Il premier giapponese è l'unico leader del gruppo delle nazioni più industrializzate del mondo a non essersi ancora recato in Ucraina dall'inizio del conflitto.

Il viaggio in Ucraina è avvenuto tramite l'utilizzo di un jet militare adibito a scopi pubblici, piuttosto che un aereo governativo, riferisce la Nhk. Il velivolo è decollato domenica notte dall'aeroporto Haneda di Tokyo diretto in India, in anticipo di tre ore rispetto all'aereo governativo che trasportava Kishida nella stessa direzione per la visita di stato. Il jet aveva una capacità di circa 10 passeggeri, per ridurre al minimo l'entourage del premier e controllare il flusso di informazioni. Kishida è poi salito su un treno nelle vicinanze di Przemysl, in Polonia, vicino al confine con l'Ucraina, intorno all'1:30 ora locale, in direzione di Kiev. Si tratta della prima visita di primo ministro giapponese in un paese in guerra, dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Seconda giornata a Mosca degli incontri Putin-Xi, allargati oggi alle delegazioni. «Guardiamo con interesse alle proposte della Cina per risolvere la crisi in Ucraina», ha detto il presidente russo. Gelo da Washington: «Se Pechino lancia un appello per un cessate il fuoco Kiev deve respingerlo», afferma il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa spiegando che la tregua «ratificherebbe» le conquiste dei russi e darebbe loro tempo per riorganizzarsi. In viaggio per Kiev il premier giapponese Kishida, unico leader G7 a non aver ancora visitato l'Ucraina dall'inizio della guerra: oggi vedrà Zelensky.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Marzo 2023, 14:41
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