Putin parla di mobilitazione, biglietti aerei da Mosca esauriti in poche ore

La febbre dell'acquisto è alimentata da voci di una possibile chiusura del confine per tutti gli uomini di età compresa fra 18 e 65 anni

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È un ammutinamento, una fuga precipitosa, una corsa a lasciare la Russia per la paura di dover andare a combattere in Ucraina dopo il discorso alla nazione tenuto da Putin. Conseguenza? I biglietti aerei per lasciare la Russia sono ormai esauriti.

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Entro pochi minuti dopo il discorso con il quale il leader del Cremlino Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale, i posti per i voli di oggi per la Georgia, la Turchia e l'Armenia sono stati tutti venduti, scrive Moscow Times citando i dati del principale sito per l'acquisto dei biglietti aerei, aviasales.ru. A mezzogiorno sul sito non era più possibile comprare biglietti per i voli da Mosca verso l'Azerbaigian, il Kazakistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan. La febbre dell'acquisto è alimentata da voci di una possibile chiusura del confine per tutti gli uomini di età compresa fra 18 e 65 anni. Le ferrovie russe e la compagnia aerea Aeroflot hanno detto di non aver «ancora» ricevuto l'ordine di bloccare la vendita di biglietti agli uomini in età militare.

Un canale Telegram che raccoglie le testimonianze di russi sull'attraversamento delle frontiere, riferisce di aver ricevuto segnalazioni isolate di guardie di frontiera che non lasciano passare gli uomini in età di combattere. Già ieri sera, quando è stato annunciato il discorso di Putin, la domanda «come lasciare la Russia?» era la ricerca numero uno su Google da parte dei russi.

E c'è chi rifiuta i visti ai russi: il caso Lettonia

«La Lettonia non offrirà rifugio ai russi in fuga dalla mobilitazione delle truppe di Mosca». Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri lettone, Edgars Rinkevics. «Per motivi di sicurezza, la Lettonia non rilascerà visti umanitari o di altro tipo ai cittadini russi che si sottraggono alla mobilitazione, né modificherà le restrizioni al passaggio di frontiera imposte ai cittadini russi con visto Schengen dal 19 settembre», scrive il ministro. «La Lettonia - ha aggiunto - si consulterà con gli alleati e i partner per un'azione congiunta nel contesto della mobilitazione lanciata dalla Russia. Si dovrebbe discutere di un ulteriore sostegno all'Ucraina e di possibili misure di sicurezza aggiuntive nella regione». «Non dobbiamo cedere al ricatto di Mosca e sostenere l'Ucraina il più possibile. La Russia è pericolosa per l'Europa e la pace del mondo oggi come lo era la Germania nazista nel secolo scorso #StandWithUkraine», twitta il ministro.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Settembre 2022, 13:09
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