GUERRA

Attacco alla diga Kakhovka, ci sono dei morti. Mosca: «Atto terroristico ucraino». Onu: «Conseguenza tragica dell'invasione russa»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto in corso nel cuore dell'Europa

Cnn: Usa inclini a ritenere Russia responsabile per la diga

L'intelligence americana sta valutando la responsabilità dell'esplosine della diga in Ucraina ed è incline verso la Russia come colpevole. Lo riporta Cnn citando un funzionario dell'amministrazione

Cina, dopo la diga in Ucraina lancia appello alla moderazione

«La protezione dei civili è un principio importante». Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. «Esprimiamo la nostra grave preoccupazione» per quanto accaduto oggi, ha aggiunto, chiedendo alle parti in conflitto di «rispettare le leggi internazionali» e lanciando un appello alla «moderazione». «La Cina continuerà a stare dalla parte della pace - ha assicurato - promuovendo il dialogo per arrivare a una soluzione della crisi»

Telefonata tra Zelensky e Grossi su diga e

In una telefonata, ho informato il Direttore Generale dell'Aiea Rafael Grossi sulle conseguenze su larga scala dell'atto di terrorismo russo alla diga di Kakhovka. Abbiamo discusso dei modi per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza Znpp. Abbiamo concordato la visita di Grossi in Ucraina«. Queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Twitter, in seguito a una telefonata con il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi. »Il disastro alla centrale idroelettrica di Kakhovka causato dai terroristi russi non fermerà l'Ucraina e gli ucraini. Libereremo comunque tutta la nostra terra. E ogni atto di terrorismo russo aumenta solo l'ammontare delle riparazioni che la Russia pagherà per i suoi crimini, non le possibilità degli occupanti di rimanere sulla nostra terra«, ha sottolineato il presidente ucraino. »La deliberata distruzione della diga idroelettrica da parte dei terroristi sembra la stessa da ogni punto di vista del mondo. Sia per l'Africa, sia per l'Europa, sia per gli Stati Uniti, sia per la Cina, sia per l'Australia e per l'India, i disastri causati dall'uomo sono malvagi«, ha aggiunto sempre su twitter Zelensky

Russia all'Onu: atto terroristico su diga dal regime di Kiev

«La distruzione della diga di Kakhovka da parte del regime di Kiev è stato un crimine impensabile che si può identificare come un atto terroristico». È l'accusa lanciata dall'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia, durante la riunione urgente del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. «Abbiamo avvertito la comunità internazionale e la leadership Onu su questa minaccia», ha sottolineato, ribadendo che il regime di Kiev «con l'incoraggiamento dagli alleati occidentali ha deciso di portare avanti il suo piano terroristico».

Onu distruzione diga avrà conseguenze enormi

«La gravità di questo episodio sarà comprensibile nei prossimi giorni, ma è già chiaro che avrà conseguenze enormi per migliaia di persone». Lo ha detto il capo degli Affari Umanitari dell'Onu, Martin Griffiths, alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza convocata in seguito alla distruzione della diga di Kakhovka, che è appena cominciata a Palazzo di Vetro

Biden assicura: non lasceremo, aiuteremo l'Ucraina

«Non lasceremo, aiuteremo l'Ucraina». Lo ha detto Joe Biden nel corso di un incontro con il suo gabinetto rispondendo a chi gli chiedeva quale fosse il messaggio per la Russia dopo l'esplosione della diga in Ucraina. Non è comunque chiaro, riferiscono i giornalisti a seguito del presidente, se Biden sia riuscito a sentire correttamente e pienamente la domanda.

Usa: numerosi morti nell'esplosione

Nell'esplosione della diga in Ucraina ci sono probabilmente «numerosi morti». Lo afferma il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.

Usa: non possiamo dire con certezza cosa sia accaduto

«Stiamo cercando di ottenere più informazioni: non possiamo dire in in via definitiva cosa è accaduto alla diga». Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti sono in contatto con le autorità ucraine.

Mosca: mondo condanni Kiev per atto criminale sulla diga

La Russia chiede alla comunità internazionale di «condannare l'atto criminale delle autorità ucraine» contro la diga di Kakhovka. Lo afferma il ministero degli Esteri in un comunicato citato dall'agenzia Ria Novosti.

Usa avevano i piani di Kiev per sabotare Nord Stream

Gli Stati Uniti avevano il piano dettagliato dell'Ucraina per sabotare il Nord Stream tre mesi prima dell'attacco ai gasdotti. Era infatti il giugno del 2022 quando la Cia ha ricevuto da un'intelligence europea le informazioni che poi gli Usa hanno condiviso con la Germania e altri Paesi Ue. L'indiscrezione rilanciata dal Washington Post lega così ancora di più il governo di Kiev all'attacco nel Mar Baltico, definito dagli Stati Uniti e dall'Occidente un atto di sabotaggio all'infrastruttura energetica europea e per il quale all'epoca era stata accusata la Russia, che ha sempre negato. Le informazioni dell'intelligence europea sono state postate sulla chat Discord dalla talpa dei leak del Pentagono e ottenute dal Washington Post tramite alcuni amici di Jack Teixeira. Il rapporto era stato stilato sulla base delle informazioni ottenute da un individuo in Ucraina ed era estremamente dettagliato: includeva infatti il numero delle persone che avrebbero agito ma anche i metodi con cui l'attacco sarebbe stato condotto. I protagonisti dell'operazione, inclusi i subacquei, facevano direttamente riferimento al generale Valerii Zaluzhnyi, l'ufficiale militare più alto in grado, nominato alla guida dell'operazione in modo che il presidente Volodymyr Zelensky non ne fosse ufficialmente a conoscenza. Il sabotaggio sarebbe dovuto avvenire fra il 5 e il 17 giugno del 2022 ma poi è stato sospeso per ragioni non chiarite. A settembre però il piano è scattato, anche se con alcune modifiche: è stata infatti cambiata la località da cui i sabotatori si sono imbarcati ed è stato colpito anche il Nord Stream 2 e non solo il Nord Stream 1, come inizialmente previsto. Modifiche introdotte, secondo alcune fonti del Washington Post, per la consapevolezza diffusa fra i sabotatori che i dettagli della loro operazione erano stati condivisi. L'Ucraina, la Cia e la Casa Bianca non hanno commentato con il Washington Post le rivelazioni. L'amministrazione Biden tuttavia privatamente ammette che non ci sono prove che dimostrino un coinvolgimento della Russia, mentre ne stanno emergendo sempre di più contro Kiev.

Riunione urgente del Consiglio Onu sulla diga alle 22

Il Consiglio di Sicurezza dell' Onu terrà una riunione urgente sulla situazione presso la centrale idroelettrica di Kakhovka dopo la distruzione della diga oggi alle 16 locali, le 22 italiane. Lo conferma all'ANSA la missione degli Emirati Arabi Uniti all' Onu, presidente di turno del Consiglio di Sicurezza. L'incontro è stato chiesto sia dall'Ucraina (sostenuta dagli Stati Uniti) che dalla Russia.

Onu: "Non abbiamo informazioni indipendenti per l'attacco alla diga"

«Le Nazioni Unite non hanno accesso a informazioni indipendenti sulle circostanze che hanno portato alla distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, in Ucraina, ma una cosa è chiara: questa è un'altra devastante conseguenza dell'invasione russa». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Stiamo vedendo gli effetti nella città di Kherson, di Nova Kakhovka e in altre 80 città e villaggi lungo il fiume Dnipro - ha sottolineato - E aggiunge minacce alla centrale nucleare già altamente minacciata di Zaporizhzia».

Mosca: "L'attacco alla diga è un atto terroristico di Kiev per fermare le nostre truppe"

Kiev ha commesso «un atto di terrorismo» attaccando la diga di Kakhovka e provocando inondazioni con lo scopo di «impedire le operazioni offensive dell'esercito russo» sul fronte di Kherson. Lo ha detto il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, accusando gli ucraini di avere anche aumentato lo scarico delle acque da una diga a monte, quella di Dnipro, per rendere più gravi le inondazioni. «Questo fatto - ha affermato Shoigu - mostra un sabotaggio su vasta scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev».

Mosca: in tre giorni uccisi 3.700 ucraini, morti 71 russi

Mosca assicura che anche i nuovi tentativi di controffensiva ucraina sono falliti. «Il regime di Kiev il 5 giugno ha provato un avanzamento in sette direzioni con cinque brigate dell'esercito ma è stato fermato e ha subito pesanti perdite, 1.600 soldati», ha riferito il ministro della Difesa Serghei Shoigu, riporta la Tass. Il giorno prima, «due brigate ucraine hanno tentato l'offensiva in cinque direzioni ma sono state respinte ed hanno perso 300 militari», ha aggiunto. «In tre giorni gli ucraini hanno perso oltre 3.700 militari e 52 tank in tutte le direzioni», il suo bilancio. Mentre i soldati russi uccisi sono «71».

Zelensky incontra Zuppi: «Formula di pace può essere solo ucraina»

«Ho incontrato il cardinale Zuppi. Abbiamo discusso della situazione in Ucraina e della cooperazione umanitaria nel quadro della Formula di pace ucraina. Solo sforzi congiunti, isolamento diplomatico e pressioni sulla Russia possono portare una giusta pace in terra ucraina». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, che ha aggiunto: «Chiedo alla Santa Sede di contribuire ad attuare il piano di pace ucraino. L'Ucraina accoglie con favore la disponibilità di altri Stati e partner a trovare vie per la pace, ma poiché la guerra è sul nostro territorio l'algoritmo per raggiungere la pace può essere solo ucraino».

Nunzio apostolico Kiev: «Importante incontro Zuppi-Zelensky»

«Sincero, cordiale e importante». Così il nunzio apostolico a Kiev, Visvaldas Kulbokas, ha commentato l'incontro avvenuto oggi nella capitale ucraina tra l'inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, e il presidente ucraino Volodymir Zelensky. «Il cardinale è stato molto grato per l'attenzione e per un colloquio importante volto a cogliere il pensiero e le riflessioni sulla situazione» politica e sulle possibilità umanitarie in Ucraina, «sulle quali dovrà poi riflettere insieme al Santo Padre», ha detto monsignor Kulbokas ai giornalisti - tra cui l'ANSA - presenti davanti alla nunziatura di Kiev dove ha soggiornato Zuppi.

Zelensky: «Russia colpevole di brutale ecocidio»

Dopo aver colpito la diga di Kherson, nel sud dell'Ucraina, «la Russia è colpevole di brutale ecocidio». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che «ogni ulteriore commento è superfluo. Il mondo deve reagire». E questo perché «la Russia è in guerra contro la vita, contro la natura, contro la civiltà». «La Russia deve lasciare la terra ucraina e deve essere ritenuta pienamente responsabile del suo terrore», ha proseguito Zelensky dicendo che oggi «è solo un altro giorno dell'aggressione russa», un altro «atto di terrorismo russo».

Zelensky: «Russia ha fatto saltare deliberatamente la diga»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver «fatto saltare» deliberatamente la diga di Kakhovka. In un messaggio su Twitter il leader di Kiev afferma che «il mondo deve reagire» a questo attacco.

 

 

Tajani: attacco brutale, in migliaia a rischio

«L'Italia condanna con forza il bombardamento della diga di Kakhovka, nella regione di Kherson, che sta mettendo a rischio migliaia di persone e sta provocando un disastro ecologico, aggravando ulteriormente l'emergenza umanitaria in atto». Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani, come riporta la Farnesina. «Seguo con la massima attenzione e preoccupazione gli sviluppi, anche in relazione alle possibili conseguenze sulla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Siamo al fianco degli amici ucraini e di tutti i civili che stanno subendo le conseguenze di questo ulteriore e brutale attacco».

Mosca: è un attacco di Kiev per togliere acqua alla Crimea

Un attacco dell'Ucraina per privare di acqua la Crimea. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha descritto il crollo della diga di Novaya Kakhova. Privare di acqua la Crimea è «uno degli obiettivi» dell'atto di «sabotaggio» compiuto dall'Ucraina alla diga di Novaya Kakhovka, ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. «Il livello dell'acqua nel bacino sta scendendo e, di conseguenza, la fornitura di acqua al canale è ridotto, è fortemente ridotto», ha sottolineato il portavoce, riferendosi al canale che dalla diga porta acqua verso la penisola annessa alla Federazione russa nel 2014.

L'Ue: è una nuova escalation

La distruzione della diga di Kakhovka «è l'ennesimo attacco brutale». «L'Unione Europea condanna fermamente questo attacco orribile e barbaro contro un pezzo così cruciale dell'infrastruttura con terribili conseguenze umanitarie e ambientali». È «un nuovo segnale di escalation, che porta la natura orribile e barbara dell'aggressione russa contro l'Ucraina a livelli senza precedenti». Lo ha detto il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Peter Stano, nel corso del briefing quotidiano della Commissione europea.

Kiev: distruzione della diga deliberata dalla Russia

«La distruzione della diga di Kakhovka, deliberata e pianificata da tempo dalla Russia, provoca un ecocidio regionale. Interi ecosistemi vengono danneggiati in modo irreversibile. Esortiamo gli Stati e le organizzazioni internazionali a condannare la Russia e ad aderire all'articolo 'Prevenzione dell'ecocidiò contenuto nella Formula per la pace di Zelensky»: lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Intelligence Kiev: segnale di panico di Putin

«Gli occupanti nel panico hanno fatto saltare la diga di Kakhovka». È quanto si legge in una dichiarazione pubblicata su Telegram dall'intelligence militare ucraina, in cui si aggiunge che «questo è ovviamente un attacco terroristico ed un crimine di guerra che sarà usato come prova di fronte ad un tribunale internazionale». «Questo atto terroristico è un segnale del panico del regime di Putin» continua l'intelligence ucraina.

Stoltenberg: atto oltraggioso

«Un atto oltraggioso che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra della Russia in Ucraina».

Questo il commento del segretario generale della Nato Jan Stoltenberg alla notizia della parziale distruzione della diga di Kakhovka.

Gb: diga distrutta è il risultato «dell'invasione su vasta scala, non provocata, attuata dalla Russia»

L'esplosione che ha distrutto la diga ucraina di Kakhovka è il risultato «dell'invasione su vasta scala, non provocata, attuata dalla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico James Cleverly che si trova da ieri in visita in Ucraina. Per il responsabile del Foreign Office è comunque «troppo presto per fare qualsiasi tipo di valutazione significativa sui dettagli» di quanto successo.

Le possibili conseguenze della distruzione della diga

La diga di Kakhova, nella zona controllata dagli ucraini della regione di Kherson, è stata fatta saltare dai russi. Lo ha dichiarato questa mattina il comando meridionale delle forze ucraine. E il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, accusa Mosca di «ecocidio», affermando che le autorità regionali e nazionali stanno lavorando per assicurare la popolazioni locali dal rischio delle inondazioni. Ecco l'analisi sui rischi.

 

 

Kiev: russi hanno provocato esplosione in sala macchine diga

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato che la diga di Novaya Kakhovpka è stata danneggiata da un'esplosione provocata nella sala macchine dalla 205ma Brigata motorizzata dell'esercito russo con lo scopo di creare inondazioni che blocchino la controffensiva di Kiev. Podolyak parlava in un'intervista su un canale Youtube. In un tweet il consigliere presidenziale ribadisce che scopo dell'operazione è «creare ostacoli insormontabili» all'avanzata delle truppe ucraine. Secondo Podolyak si tratta di «un altro crimine premeditato» di Mosca e la Russia «deve essere immediatamente riconosciuta come un Paese terrorista, con tutte le dure conseguenze legali».

Kiev: la centrale idroelettrica è completamente distrutta

La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata completamente distrutta «a seguito dell'esplosione della sala macchine dall'interno» e non è riparabile: lo riferisce l'emittente statale ucraina Suspilne, che cita la società statale Ukrhydroenergo. L'operatore gestisce numerose centrali idroelettriche lungo i fiumi Dnipro e Dniester.

Kiev: 16000 persone in zona critica, evacuazione in corso

A causa dell'esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovska, 16.000 persone si trovano in una «zona critica» sulla riva destra del fiume Dnipro ed è in corso un'evacuazione: lo ha affermato su Telethon il capo del dipartimento di polizia di Kherson, Alexander Prokudin, come riporta Rbc-Ucraina.

 

«Attualmente, sappiamo che circa 16.000 persone si trovano in una zona critica sulla riva destra del Dnipro», ha detto Prokudin. «Alle 7:30 (le 6:30 in Italia), i seguenti insediamenti sono stati completamente o parzialmente inondati: Tyaginka, Lvovoe, Otradokamenka (distretto di Berislavsky), Ivanovka, Nikolskoye, Tokarevka, Ponyatovka, Belozerka, il microdistretto di Ostrov (distretto di Kherson)», ha aggiunto. È probabile, ha quindi sottolineato, che altri insediamenti saranno colpiti. «Siamo pronti a questo. Attualmente è stata organizzata l'evacuazione dei residenti di questi insediamenti. Con gli autobus fino alla città di Kherson, poi a Nikolaev e da lì a Khmelnitsky, Odessa, Kropyvnytskyi, Kiev e altre città», ha spiegato, affermando che alle 12:00 (ora locale) dalla stazione ferroviaria di Kherson partirà un treno per gli evacuati diretto a Nikolaev.

Kiev: «Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati»

«Fino a 80 insediamenti rischiano di essere inondati» a causa dell'attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka da parte dei russi: «Siamo impegnati nell'evacuazione dei residenti delle aree inondate». Lo afferma su Telegram il premier ucraino Denys Shmyhal.

Michel (Ue): attacco alla diga è un crimine di guerra

«Sono sconvolto dall'attacco senza precedenti della diga Nova Kakhovka. La distruzione delle infrastrutture civili si qualifica chiaramente come un crimine di guerra, e faremo in modo che la Russia e i suoi alleati ne paghino le conseguenze». Così via Twitter il presidente del Consiglio Ue Charles Michel. «Solleverò la questione a giugno al Consiglio Ue e proporrò maggiore assistenza alle aree allagate. Il mio pensiero va a tutte le famiglie in Ucraina colpite da questa catastrofe», prosegue Michel.

 

 

Kiev: esplosioni nella notte

Esplosioni sono state udite a Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitalii Klitschko.

Kiev: attacco a diga mette a rischio migliaia di civili

«La Russia ha distrutto la diga di Kakhovka infliggendo probabilmente il più grande disastro tecnologico d'Europa degli ultimi decenni e mettendo a rischio migliaia di civili. Questo è un atroce crimine di guerra. L'unico modo per fermare la Russia, il più grande terrorista del 21mo secolo, è scacciarla dall'Ucraina», lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Situazione a centrale nucleare Zaporizhzhia è sotto controllo

I danni provocati alla diga di Kakhovka «potrebbero avere conseguenze negative per la (centrale nucleare di Zaporizhzhia), ma la situazione è sotto controllo»: lo afferma l'operatore nucleare ucraino Energoatom. Lo riporta il Guardian. «La notte del 6 giugno 2023, gli invasori russi hanno fatto saltare in aria la diga dell'Hpp (la centrale idroelettrica di Kakhovska, ndr)», ha scritto l'operatore in un comunicato spiegando che i livelli dell'acqua «in rapida diminuzione» nel bacino idrico rappresentano una «minaccia aggiuntiva per la centrale nucleare di Zaporizhzhia temporaneamente occupata». Per ora, tuttavia, lo stagno di raffreddamento della centrale nucleare è pieno, ha aggiunto. «L'acqua del bacino idrico di Kakhovsky è necessaria affinché la stazione riceva energia per i condensatori delle turbine e i sistemi di sicurezza della Znnp (la centrale di Zaporizhzhia, ndr). Lo stagno di raffreddamento della stazione è ora pieno: alle 8:00 il livello dell'acqua è di 16,6 metri, sufficiente per le esigenze della stazione», ha spiegato Energoatom.

Amministratori locali (filorussi): «La diga non è stata distrutta»

Alcuni meccanismi della diga di Nova Kakhovka, controllata dai russi, sono stati danneggiati per un bombardamento ucraino e c'è stato un innalzamento di 2,5 metri del livello dell'acqua nel bacino, ma la diga stessa «non è stata distrutta» e «non ci sarà una catastrofe». Lo ha detto il capo dell'amministrazione locale filorussa, Vladimir Leontyev, citato dall'agenzia Ria Novosti. Leontyev ha tuttavia aggiunto che potrebbe rendersi necessaria l'evacuazione di circa 300 case a valle, nelle località di Korsunki e Dnepryan.

Zelensky: terroristi russi

«Terroristi russi. La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo della terra ucraina. A loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell'Ucraina restituirà la sicurezza. E questa vittoria arriverà. I terroristi non potranno fermare l'Ucraina con acqua, missili o altro. Tutti i servizi funzionano. Ho convocato il Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale. Si prega di diffondere solo informazioni ufficiali e verificate». Lo ha scritto il presidente ucraino Zelensky su Twitter.

 

 

Zelensky convoca riunione di emergenza

Volodymyr Zelensky ha convocato una riunione di emergenza del consiglio di Sicurezza nazionale per la diga di Kakhova che, secondo quanto denunciato da Kiev, è stata fatta saltare dai russi. Intanto Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, ha annunciato su Telegram che sono state ordinate le evacuazioni dei villaggi circostante, che rientrano in quella che viene definita «la zona di pericolo» inondazioni sull riva destra del Dnieper . La popolazione viene anche esortata a tenere spente le apparecchiature elettriche.

Colpita la centrale idroelettrica di Kakhovka

La centrale idroelettrica di Kakhovka (Hpp) è stata fatta saltare in aria dalle forze russe: lo ha annunciato il Comando operativo sud dell'esercito ucraino, come riporta Ukrinform. «La centrale idroelettrica di Kakhovka è stata fatta saltare in aria dalle forze di occupazione russe. La portata della distruzione, la velocità e il volume dell'acqua, le probabili aree di allagamento sono attualmente in corso di verifica. Tutti i servizi funzionano. La situazione viene monitorata», ha affermato il Comando.

 

 

 

Mosca nega responsabilità

La diga di Nova Kakhovka, nella provincia ucraina di Kherson, è stata «parzialmente distrutta» a causa di bombardamenti ucraini, secondo quanto afferma il ministero delle Emergenze russo, citato dall'agenzia Ria Novosti. Il ministero afferma che non c'è pericolo per la popolazione delle regione.

Iniziate le evacuazioni nella regione di Kherson

Oleksandr Prokudin, capo della regione di Kherson, ha postato su Telegram un video in cui afferma che a causa dei danni alla diga di Nova Kahhovka, «l'acqua raggiungerà un livello critico in 5 ore» e che sono iniziate le evacuazioni. La traduzione del video è stata ottenuta tramite Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli affari interni dell'Ucraina.

 

 

L'importanza della diga di Kakhovka

La diga fatta saltare in aria attraversa il fiume Dnepr in Ucraina, trattenendo un enorme serbatoio d'acqua. La diga stessa è alta 30 metri e larga centinaia di metri. Fu costruita nel 1956 come parte della centrale idroelettrica di Kakhovka.

L'enorme serbatoio che contiene all'incirca lo stesso volume del Great Salt Lake nello Utah. Lo scoppio della diga potrebbe causare l'inondazione di un muro d'acqua negli insediamenti sottostanti, tra cui Kherson, che le forze ucraine hanno riconquistato alla fine del 2022.

L'acqua del bacino rifornisce la penisola di Crimea a sud, annessa dalla Russia nel 2014, e la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, a nord.

Aiuta anche ad alimentare la centrale idroelettrica di Kakhovka. La distruzione della diga si aggiungerebbe ai continui problemi energetici dell'Ucraina, dopo che la Russia ha passato settimane all'inizio di quest'anno a prendere di mira infrastrutture vitali.

Distruggerebbe anche il sistema di canali che irriga gran parte dell'Ucraina meridionale, inclusa la Crimea.

La diga Nova Kakhovka fatta saltare in aria

La diga Nova Kakhovka nelle parti controllate dalla Russia della regione ucraina di Kherson è stata fatta saltare in aria dalle forze russe, ha detto martedì il comando sud delle forze armate ucraine. «L'entità della distruzione, la velocità e i volumi d'acqua e le probabili aree di inondazione verranno presto chiarite», ha affermato il comando sulla sua pagina Facebook.

 

 

Diga vicino a Kherson distrutta dalle forze russe

La grande diga Nova Kakhovka nelle parti controllate dalla Russia della regione di Kherson, nel sud dell'Ucraina, è stata distrutta e il territorio è allagato. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale russa TASS, citando una fonte anonima vicina alla questione.

Una seconda agenzia di stampa statale RIA ha citato il sindaco di Nova Kakhovka, insediato a Mosca, che ha affermato che la parte superiore della diga è stata distrutta dai bombardamenti.

Il sindaco in precedenza ha negato che la diga fosse stata fatta saltare in aria. Tass lo ha poi citato dicendo che la distruzione della diga è stata un "grave atto terroristico".

 

 

Guerra ucraina, la diretta di oggi martedì 6 giugno: tutte le ultime notizie. Che sia o meno l'inizio della tanto attesa controffensiva ucraina, il fronte finalmente si muove. Mosca ha affermato di avere fatto fallire, con un bilancio di centinaia di soldati ucraini uccisi, un tentativo delle truppe di Kiev di sfondare le linee nemiche muovendo dalla regione di Donetsk verso quella di Zaporizhzhia, a sud.

L'Ucraina ha dapprima respinto come «delirante» la ricostruzione dei russi. Ma poi ha ammesso di avere condotto «azioni offensive» su alcuni settori del fronte, con un qualche successo. Quelle ucraine potrebbero essere iniziative volte a saggiare, a confondere o a disperdere le difese russe. Kiev, comunque, non parla ancora di offensiva generale. Anche se fonti americane citate dal New York Times indicano che l'aumento degli attacchi farebbe pensare che è effettivamente cominciata.

Mentre sono in corso attacchi della macchina propagandistica di Kiev che potrebbero rivelarsi un prologo ad un'offensiva più vasta. Un attacco di hacker a un'emittente radiofonica locale ha portato alla diffusione nelle regioni russe di Rostov, Voronezh e Belgorod di un falso messaggio in cui il presidente Vladimir Putin denunciava un'invasione su vasta scala del territorio russo e preannunciava la mobilitazione generale. In Crimea, invece, alcuni canali tv hanno trasmesso un video realizzato dal ministero della Difesa ucraino in cui si sottolinea l'importanza di mantenere il silenzio sui tempi e il programma della controffensiva. «Non ci sarà alcun annuncio dell'inizio», è il messaggio. Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze ucraine hanno già lanciato fin dalla mattina di domenica un vasto attacco, con l'impiego di due brigate e carri armati, nel tentativo di scendere nella provincia di Zaporizhzhia verso il Mar d'Azov, con il chiaro intento di separare le truppe russe schierate nel Donbass e quelle nella regione di Kherson e in Crimea.

Quello che secondo la maggior parte degli esperti militari dovrebbe essere il principale obiettivo della controffensiva. Il tentativo, ha aggiunto Mosca, è stato respinto dopo combattimenti intorno alla cittadina di Velyka Novoselka, durati fino alla mattina di lunedì, in cui solo la 31/a Brigata meccanizzata ucraina avrebbe perso oltre 250 soldati e 16 carri armati. Ma lungo tutto il fronte, fino alla regione di Kharkiv a nord, i russi affermano di avere eliminato nelle ultime 24 ore ben 880 soldati di Kiev.

 

Le fonti ucraine smentiscono le perdite, ma anche un'offensiva di tale portata. Il vice ministro della Difesa Ganna Maliar ha parlato piuttosto di diverse azioni, e soprattutto di successi ottenuti nel settore di Bakhmut. In questo ha trovato il sostegno di Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner sempre critico con l'esercito regolare russo, secondo il quale gli ucraini avrebbero riconquistato il villaggio di Berkhovka, alle porte della città, accanto all'autostrada M03, strategica per i rifornimenti. E ciò dopo che la stessa Wagner ha ceduto il controllo di Bakhmut alle forze del ministero della Difesa. Si intensificano intanto gli attacchi sul territorio russo. Specie nella provincia di Belgorod, che secondo il governatore è stata martellata solo nelle ultime 24 ore con oltre 600 colpi d'artiglieria. Nel frattempo Mosca ha affermato che sono stati respinti, ieri, due tentativi ucraini di compiere incursioni nella regione. Kiev nega invece ogni responsabilità nelle azioni in territorio russo, sostenendo che vengono compiute da gruppi di miliziani russi anti-Putin. Uno di questi, il Corpo di Volontari russi, di estrema destra, ha affermato sul suo canale Telegram che i suoi miliziani controllano Novaya Tavolzhanka, una località sul confine. Ma gli attacchi continuano anche più in profondità sul territorio russo. Due droni sono caduti questa mattina, senza esplodere e senza provocare vittime, sull'autostrada M3 nella regione di Kaluga, a sud-ovest di Mosca.


Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Giugno 2023, 14:09
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