Russia, il consigliere di Putin avverte: «Ci fermeremo solo quando sparirà l'Ucraina attuale»

Il consigliere del Cremlino, intervistato da Il Corriere della Sera, chiarisce la posizione russa

Russia, il consigliere di Putin avverte: «Ci fermeremo solo quando sparirà l'Ucraina attuale»

Dmitrij Suslov, consigliere del Cremlino, spiega che l’obiettivo è il cambio di regime a Kiev. Il consigliere di Valdimir Putin, raggiunto dal Corriere della Sera, chiarisce la posizione della Russia e i motivi dell'invasione in Ucraina.

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«L’obiettivo è un cambio di regime a Kiev, né più, né meno. Putin lo ha detto chiaramente: gli obiettivi sono demilitarizzazione e denazificazione. L’esercito russo vuole prendere il controllo dell’intero territorio o della maggior parte di esso. Mosca rifiuta di parlare con il governo ucraino e questo implica che l’operazione militare continuerà e che il risultato che auspichiamo è l’emergere di un nuovo Paese. Stiamo vivendo le ultime ore dell’Ucraina come l’abbiamo conosciuta in 30 anni. Al suo posto nascerà un Paese che Mosca considererà amico e leale, privo di ideologia nazionalista e in rapporti del tutto diversi con l’Occidente».

A dirlo è Dmitrij Suslov, che dirige il Centro di Studi europei e internazionali presso la Scuola Superiore di Economia di Mosca, uno dei pensatoi di politica estera più vicini al Cremlino. «La pazienza russa è finita», dice Suslov. «Putin ha concluso che l’Occidente, per cecità o per scelta, ha sistematicamente ignorato le sue preoccupazioni e le sue richieste, di cui si è parlato per anni, in particolare negli ultimi mesi. Alla luce dell’assoluta mancanza di progressi nell’applicazione degli accordi di Minsk, del rifiuto da parte americana delle garanzie di sicurezza chieste dal Cremlino, del pericolo militare rappresentato dagli attuali rapporti tra gli Usa e l’Ucraina, la Russia ha deciso di risolvere il problema unilateralmente».

Suslov, poi, esclude l’esplosione di una guerra nucleare e di una reazione militare forte da parte dell’Alleanza Atlantica. «L’Occidente reagirà con sanzioni, critiche e il rafforzamento della struttura militare della Nato nell’Europa centro-orientale. Ma sappiamo bene che non ci sarà alcuna guerra nucleare», spiega. «Gli Usa hanno detto chiaramente che non combatteranno contro la Russia per l’Ucraina. Certo, non c’è dubbio che siamo già entrati in una nuova realtà geopolitica, un nuovo stato delle relazioni. Il dopo Guerra Fredda è finito per sempre e siamo dentro un confronto a tutto campo con l’Occidente, inclusa l’Unione Europea. Se non è una nuova Cortina di Ferro, ci manca poco.

Lo scontro sarà forte, ci considereremo di nuovo nemici. Tutto ciò purtroppo è vero, ma la leadership russa considera più importante la risoluzione della questione ucraina ed è pronta a pagare il prezzo».

L’obiettivo di Putin è «ristabilire l’unione dei tre Paesi slavi. Non si tratta di ridare vita all’Impero russo o all’Urss. Ma ristabilire un’alleanza tra nazioni sorelle. Sanzioni e confrontazione sono temporanee, questo è per le generazioni».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Febbraio 2022, 12:21
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