Vladimir Putin, adunata oceanica per il suo discorso allo stadio Luzhniki di Mosca. Eppure, per alcuni media si tratterebbe di un fake montato ad arte dalla macchina della propaganda russa o perlomeno abilmente manipolato in post-produzione.
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Due donne, una mora e una bionda, con gli stessi identici vestiti che miracolosamente appaiono un anno dopo nello stesso stadio e nella stessa posizione. Il presidente ha parlato davanti a migliaia di persone, ma il giallo sulle immagini trasmesse è sempre più fitto anche grazie alle misteriose interruzioni della regia russa. Un brusco stop al live e al posto delle parole del presidente della Russia parte la canzone del cantante Oleg Gazmanov. Dopo l'intermezzo musicale, riecco Putin e il suo discorso. Già ieri i media internazionali si interrogavano e fioccavano le supposizioni tanto che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, è stato costretto a smentire qualsiasi voce di boicottaggio: si è trattato di un problema ad un server.
Dall'Ucraina rimbalza una diversa versione: il problema dimostrerebbe che la trasmissione non era totalmente live ma in leggera differita, per consentire alla regia di operare tagli in caso di proteste o contestazioni.
Intanto non si placano le polemiche sul costosissimo parka indossato da Putin nel suo show. Tanto che il marchio, italiano fino a 10 anni fa e ora di proprietà della francese Lvmh, ha preso le distanze ricordando che il marchio ha già interrotto le forniture alla Russia. «Da che parte abbiamo deciso di stare è chiaro - rassicura Pier Luigi Loro Piana -. Putin dovrebbe riflettere su ciò che sta facendo vivere al popolo ucraino».
Ultimo aggiornamento: Domenica 20 Marzo 2022, 17:33
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