Porno vietati ai minorenni, un «passaporto» da comprare in edicola: ecco come funziona
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Ma come funzionerebbe questo “porn-pass”? In poche parole, l’utente dovrebbe acquistarlo in edicola (ad un costo di circa 10 sterline) per ottenere un codice di 16 cifre che gli permetterebbe di dimostrare che è maggiorenne per poi accedere e navigare. I suoi dati personali non andrebbero ai portali hard, ma esclusivamente all’edicolante: particolare che certamente tutela la privacy online, ma non tutela quella, più “pratica”, di chi non vorrebbe far sapere ad uno sconosciuto, l’edicolante appunto, che si naviga sui siti porno.
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Non è ancora chiaro se questo tipo di iniziativa possa servire a qualcosa, soprattutto considerando che spesso i minorenni scaricano contenuti hard non utilizzando direttamente la mediazione dei siti porno, ma con il peer2peer, stesso canale utilizzato per scaricare musica, film o serie tv.
Le nuove regole dovevano essere presentate ad aprile, ma sono state per ora rinviate proprio per le criticità legate a questo tipo di situazioni: il British Board of Film Classification ha condotto una pubblica consultazione su come affrontare il problema dei limiti di età nel navigare su contenuti a luci rosse, e l’opzione di questo codice a 16 cifre è allo studio per capirne la fattibilità.
Il “porn-pass” non servirebbe ovviamente a quegli utenti che navigano sui siti a pagamento fornendo i propri dati personali attraverso la carta di credito. Recenti studi hanno dimostrato come quasi un milione e mezzo di bambini si sia imbattuto in contenuti pornografici, la metà tra i 6 e i 14 anni
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 20:45
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