Strage di Plymouth, tra i morti anche la mamma del killer e una bambina di 3 anni: lui un misogino con turbe mentali

Strage di Plymouth, tra i morti anche la mamma del killer e una bambina di 3 anni: lui un misogino con turbe mentali

C'è anche la madre del killer, Jake Davison, fra le vittime della strage perpetrata ieri sera a Plymouth, in Inghilterra. Lo ha precisato la Devon and Cornwall Police, rendendo noti i nomi di tutte e 5 le persone uccise dal 22enne.

 

Maxime Davison, 51 anni, madre di Jake, è stata la prima a cadere sotto il fuoco del giovane, che l'ha sorpresa in casa. Mentre gli altri morti sono Lee Martyn, di 43 anni, sua figlia Sophie, di 3, Stephen Washington, di 59 e Kate Shepherd di 66. La polizia ha poi confermato che Jake aveva un porto d'armi che lo autorizzava a detenere il fucile con cui ha compiuto il bagno di sangue.

Il killer: un misogino con turbe mentali

Il profilo di un un giovane uomo di 23 anni non ancora compiuti con turbe mentali, di misoginia, di repressione sessuale. È l'immagine di Jake Davison, il killer che ieri ha fatto strage nella città inglese di Plymouth uccidendo 5 persone e ferendone altre prima di suicidarsi, secondo quanto testimoniato da un video di 11 minuti da lui stesso postato su YouTube alcune settimane prima del bagno di sangue (e intanto rimosso) in cui si paragonava tra l'altro a «un Terminator».

La sua identità e i contorni da raptus di follia omicida della vicenda sono stati confermati in una conferenza stampa dai vertici della Devon and Cornwall Police locale, mentre proseguono le indagini su una vicenda che ha lasciato il Regno Unito sotto shock.

Davison ha azionato un fucile a pompa, è stato precisato, poi ritrovato sulla scena.

Nel video di qualche settimana fa, Jake parlava di sé come di un essere umano «sconfitto dalla vita», ma si atteggiava pure a Terminator. Aggiungeva di considerarsi socialmente emarginato e faceva riferimento alla categoria dei cosiddetti «incels»: individui di sesso maschile eterosessuali che si definiscono «celibi involontari» e scaricano sulle donne la colpa dei loro fallimenti. Individui fra i quali sono emersi in passato diversi protagonisti di fatti violenti in giro per il mondo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Agosto 2021, 19:48
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