Caos in Perù, quattro italiane bloccate da 24 ore su un bus. Interviene l'ambasciata: «Trasferite in ostello»

Si tratta di Giulia Opizzi, Martina Meoni, Federica e Lorenza Zani: l’ambasciata italiana è in contatto con la polizia locale per cercare di raggiungerle e prestar loro soccorso

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di Niccolò Dainelli

Pedro Castillo non è più il presidente del Perù. Al termine di una giornata di caos segnata da un tentativo di golpe da parte del leader, il Parlamento peruviano lo ha infatti destituito con una procedura d'urgenza, accelerando un procedimento di impeachment per «incapacità morale» che aveva in calendario proprio oggi. E le proteste politiche che ne sono derivate hanno avuto delle conseguenze anche per 4 italiane che da 24 ore sono bloccate su un autobus, con il quale cercavano di raggiungere la Bolivia. 

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L'appello social

 

Il bus era partito dal Perù e, al momento, si trova fermo nel villaggio di Checacupe a causa di una protesta politica avvenuta dopo il tentato golpe. C’è una fila di diversi chilometri di mezzi incolonnati. Le italiane Giulia Opizzi, Martina Meoni, Federica e Lorenza Zani, sono tutte giovani, tra i 21 e i 33 anni. Tre sono romagnole e una di Firenze. La 21enne è una giovane turista cesenaticense che sul suo account Instagram sta denunciando la situazione e ha lanciato un appello: «Siamo senza soldi, senza acqua, senza riuscire a contattare i famigliari, senza servizi igienici. Il dialogo con i manifestanti sembra impossibile nonostante i vari tentativi». 

Il racconto

Giulia Opizzi ha con sé un cellulare con cui sta comunicando la loro situazione nella speranza che qualcuno le possa aiutare: «Stavamo andando in Bolivia dal Perù e ci siamo ritrovati davanti a un muro di terra e a manifestanti di paesini dove parlano ancora la lingua antica peruviana.

Noi siamo tutti bloccati in un paesino sperduto nel nulla. C'è gente che non ha più soldi per mangiare, persone che non riescono a tornare a casa, a prendere un aereo perché cancellati, non fanno passare le ambulanze e siamo senza servizi igienici. La polizia inesistente perché impegnata in città». Questo il racconto drammatico delle 4 italiane che da due settimane circa si trovano in Perù. 

 

L'intervento dell'ambasciata

La giovane sta chiedendo nelle storie su Instagram di condividere il suo appello, e sta riportando le condizioni in cui si trovano. In una di queste ha mostrato le condizioni igieniche del bagno, pieno di carta igienica e sporco. Intanto, il comune di Cotignola, in provincia di Ravenna, si è attivato con l’ambasciata italiana del luogo. E fonti diplomatiche riferiscono che i diplomatici a Lima si sono subito messi a lavoro per fornire il proprio aiuto alle connazionali. Dopo più di 24 ore, infatti, le ragazze hanno trovato riparo.

 

Trasferite in ostello

L'intervento dell'ambasciata italiana ha sortito l'effetto sperato. Le quattro ragazze, infatti, come confermato telefonicamente da una di loro, sono state trasferite in un ostello. Il trasferimento, confermato da Giulia Opizzi, la 21enne che da ore denuncia la loro situazione sui social, è stato reso possibile grazie all'intervento dell'ambasciata. Tutte e quattro le giovani si proponevano di lasciare il Perù per trasferirsi a Copacabana, la principale città boliviana sul lago Titicaca.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 20:53
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