Paralizzato da 14 anni, dipinge con la bocca: «Mai arrendersi». Le sue opere conquistano Instagram

Paralizzato da 14 anni, dipinge con la bocca: «Mai arrendersi». Le sue opere conquistano Instagram

di Domenico Zurlo
Alex Biagi, a dispetto del nome italiano, è americano, nato e cresciuto a Denver, in Colorado. Il suo nome è balzato agli onori delle cronache perché è un artista, nell’accezione più originale del termine, per via della sua storia di vita un po’ particolare: Alex dipinge infatti usando la bocca, stringendo tra i denti il pennello, perché non può più usare le mani. Fino a vent’anni Alex era infatti un ragazzo molto attivo, suonava il piano, dipingeva e giocava a calcio e basket: dopo quell’età gli fu però diagnosticata una polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), una rara malattia autoimmune che avrebbe portato col tempo Alex a non poter più usare le mani perché paralizzate.

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«Tutto iniziò ad un Ringraziamento nel 2004, stavo tornando nella mia stanza ma la caviglia destra cedette e caddi per 13 scalini», racconta il 38enne. Dopo vari esami e i medici che non sapevano cosa stava accadendo, arrivò la diagnosi definitiva, ma per averla Alex ha dovuto aspettare ben 5 anni: è stato nel 2009 infatti che i medici di un centro dell’Arizona capirono cosa gli stava succedendo, e gli diagnosticarono la CIDP. Biagi andò in depressione e abbandonò la pittura: non poteva immaginare come sarebbe stato continuare la sua arte senza poter usare le mani. Ma ora, a 38 anni, è tutto diverso e Alex è tornato a dedicarsi alla sua passione, da tre anni circa: all’inizio era difficile, perché doveva imparare a ruotare il pennello per poter dipingere gli angoli retti, ma col tempo ha perfezionato la sua tecnica.



Le sue opere sono raccolte sulla sua pagina Instagram: si va da semplici paesaggi ad un ritratto del suo idolo, il campione di pallacanestro Lebron James. «Sono un fan dei Denver Nuggets dal 1992, ma LeBron è uno dei miei giocatori preferiti di sempre - ha detto al Daily Mail - L’ho visto dal vivo al Rookie All star game a Denver nel 2004». E il messaggio di Alex è commovente: «Non rinunciate mai ai vostri sogni, soprattutto quando avete una malattia o un ostacolo come questo. Se lo fate, lascerete vincere la malattia e sarete costretti ad adattarvi per realizzare ciò che amate».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Novembre 2018, 16:06
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