Uccide la figlia di 14 mesi scuotendola con troppa violenza, poi si giustifica: «È stato un incidente»

Uccide la figlia di 14 mesi scuotendola con troppa violenza, poi si giustifica: «È stato un incidente»

di Alessia Strinati
Ha ucciso la figlia scuotendola troppo violentemente. Daniel Ashurst, 33 anni, è accusato dell'omicidio della figlia di appena 14 mesi che avrebbe scosso tanto forte da causarle dei danni mortali. L'uomo, in tribunale, ha però affermato che si è trattato di un incidente e che la bimba le sarebbe scivolata dalle mani scendendo le scale. 

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Secondo quanto riporta il Sun, sebbene i medici abbiano chiaramente individuato la causa della morte della piccola, il papà nel corso dei mesi ha inventato una serie di scuse per cercare di cambiare la sua posizione. Le lastre in ospedale sul corpo senza vita della bimba hanno mostrato che aveva un'emorragia nel cervello e negli occhi, una caviglia rotta e due possibili segni di morso alla mano e alla coscia.

Pare che l'uomo fosse sotto l'effetto di droga e solo in casa, quando la piccola è morta  nella casa di famiglia a Shevington, Wigan. Il papà ha prima detto che era caduta dal letto, poi che le era scivolata dalle scale, poi che aveva avuto un malore e nel portarla in ospedale ha dovuto fare una brusca frenata che le ha causato le lesioni. Tutte ipotesi smentite dai medici. Il 33enne ha però negato di aver voluto fare del male alla sua bambina e nega ogni accusa. Il processo a suo carico, intanto, continua. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Febbraio 2020, 21:32
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