Pandora Papers, nella lista c'è anche Svetlana. Chi è la donna (sospetta) amante di Vladimir Putin

Pandora Papers, nella lista c'è anche Svetlana. Chi è la donna (sospetta) amante di Vladimir Putin

C'è anche Svetlana Krivonogikh nella lista dei Pandora Papers. Un nome pressoché sconosciuto in Italia, ma abbastanza famoso nel gossip mondiale. Questa donna di 47 anni, infatti, da semplice studentessa che si pagava gli studi facendo la cameriera e l'addetta alle pulizie, è diventata improvvisamente una delle donne più ricche della Russia. E secondo i più maligni, ci sarebbe lo zampino di Vladimir Putin.

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Anche se il titolare del Cremlino ha sempre categoricamente smentito ogni voce, da tempo si sospetta che Svetlana Krivonogikh sia stata l'amante di Vladmir Putin. Secondo molti, lo dimostrerebbe l'impressionante somiglianza tra la figlia di Svetlana, la 18enne Elizaveta, e il presidente russo. Il primo giornale online in Russia a parlare della presunta relazione tra Putin e Svetlana è stato Proekt, chiuso immediatamente dopo. Svetlana Krivonogikh e Vladimir Putin si sarebbero conosciuti negli anni '90, quando l'attuale presidente russo era vicesindaco di San Pietroburgo ed era ancora sposato con l'ex moglie Lyudmila. La donna, all'epoca, era una giovane studentessa di economia e sarebbe stata l'amante di Putin per dieci anni.

Per dar forza all'indiscrezione, Proekt aveva interpellato un esperto criminologo, specializzato in riconoscimenti facciali, che aveva stabilito un 70,4% di somiglianza tra la figlia di Svetlana e Vladimir Putin. La donna, a tal proposito, aveva spiegato: «Sono tante le persone in Russia che somigliano a Vladimir». All'improvviso, da semplice studentessa, Svetlana Krivonogikh si è ritrovata improvvisamente milionaria, con conti off-shore e azioni di importanti banche. Già nel 2003, all'indomani della nascita della figlia, la donna aveva acquistato un appartamento da 4 milioni di dollari a Montecarlo.

Svetlana Krivonogikh oggi è una imprenditrice di successo, con un patrimonio stimato in 100 milioni di dollari, interessi in società con tanti oligarchi molto vicini a Vladimir Putin e una quota della banca Rossiya, che gli oppositori hanno sempre definito la 'banca del presidente'. Quello di Svetlana Krivonogikh è uno dei tanti nomi di oligarchi e imprenditori russi presenti nelle liste dei titolari di conti off-shore e i Pandora Papers non hanno fatto eccezione. Il Cremlino, anche se non è la prima volta, si è affrettato a smentire il coinvolgimento di Vladimir Putin e i collegamenti tra i nomi sulla lista e il presidente russo.

Pandora Papers, lo scandalo scoperto dal giornalismo internazionale

I Pandora Papers sono l'ultimo scandalo relativo all'evasione fiscale e ai conti off-shore scoperto dal giornalismo internazionale.

Un'inchiesta condotta da 150 testate di tutto il mondo, tra cui L'Espresso, e che ha portato alla luce ben dodici milioni di documenti sui paradisi offshore di capi di Stato e di governo e di migliaia di personalità del mondo della finanza, dello spettacolo e dello sport. 

Da Mosca ad Amman, da Londra a Brasilia fioccano nel frattempo le reazioni di chi definisce le rivelazioni dei Pandora Papers infondate o completamente false. Il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, respinge con forza le accuse mosse all'inner circle di Vladimir Putin, compresa la sua presunta amante Svetlana Krivonogikh che avrebbe conservato un tesoro di circa 4 milioni di dollari a Montecarlo investiti nel 2003 in un lussuosissimo appartamento vista mare.

Decine di milioni di dollari provenienti dall'estero, ha rivelato il Washington Post, vengono parcheggiati in società di comodo con sede soprattutto a Sioux Falls, capitale del South Dakota. E come se non bastasse gran parte di questi fondi sarebbe legata a persone e aziende accusate di abusi sul fronte dei diritti umani o di altri reati finanziari. Imbarazzo anche in Giordania, dove la Casa Reale ha definito «inaccurate, distorte ed esagerate» le rivelazioni sulle operazioni del re Abdullah II e della sua famiglia.

Mentre in America Latina nel mirino ci sono anche tre presidenti, quelli di Cile, Ecuador e Repubblica Dominicana. In Brasile sono finiti tra i nomi dei Pandora Papers il ministro delle Finanze e il numero uno della banca centrale. Infine fa scalpore in Europa il coinvolgimento del presidente ucraino Volodymyr Zelenski, il cui fiore all'occhiello è sempre stato quello della trasparenza e della lotta senza tregua alla corruzione.


Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Ottobre 2021, 08:36
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