Pakistan, l'alpinista Francesco Cassardo precipita sul Gasherbrum VII. L'appello della famiglia: «La Farnesina lo salvi, ancora nessun elicottero»

Pakistan, alpinista italiano precipita: «La Farnesina lo salvi, ancora nessun elicottero»
Sfidare una delle vette più alte dell'Himalaya, il Gasherbrum VII. Era questa la missione di Francesco Cassardo, 30 anni, medico e alpinista, che insieme all'amico Cala Cimenti aveva deciso di tentare la discesa con gli sci.  Ma non ce l'ha fatta. Verso le 12.30 di ieri l'uomo è caduto, scivolando per centinaia di metri e rimanendo gravemente ferito.  Il suo compagno di cordata ha fatto sapere che è comunque rimasto sempre «vigile e lucido» e in grado di dare indicazioni ai soccorritori. Le operazioni di recupero sono tuttora in svolgimento ma ancora nessun elicottero siè levato per raggiungere Francesco e il compagno Cala. La famiglia di Cassardo si è rivolta, tramite il Corriere della Sera, direttamente al Ministro degli Esteri Moavero Milanesi: «Signor ministro, la prego mi aiuti. Ci aiuti. Mio fratello sta morendo. Siamo arrivati al limite. Se non si alzerà presto un elicottero morirà. Ogni minuto perso è una probabilità in meno di salvarsi per Francesco. Finora ogni intervento del nostro ambasciatore non ha sbloccato la situazione. Chiedo a lei, signor ministro, di fare qualcosa, qualsiasi cosa, per provare a salvarlo».

A dare l'allarme dopo la rovinosa caduta di Cassardo è stato l'amico Cala Cimenti, che lo ha soccorso e messo in sicurezza con una corda, è tornato al campo base per prendere i sacchi a pelo, ed è infine risalito per passare con lui la notte. Le temperature a 6300 metri di altezza, possono calare a oltre -20 gradi. 

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Il giovane, che lavora all'ospedale di Pinerolo, in provincia di Torino,  era arrivato in Pakistan per dare una mano a medici e infermieri di un ambulatorio locale, ai quali doveva insegnare l'uso di un ecografo e ai quali doveva far arrivare medicinali difficili da reperire in quel paese, dove aveva portato medicinali difficili da reperire.

Scattato l'allarme dall'Italia, gli amici dei due alpinisti si sono messi in contatto con l'ambasciata italiana di Islamabad che avrebbe dovuto far partire le operazioni di soccorso. Ma ancora nessun elicottero si è alzato in volo, come scrive Cala Cimenti in un post su Facebook, nonostante siano passate diverse ore. I due giovani sperano ora nell'arrivo dei soccorsi via terra: altri due alpinisti, Denis Urubko e Dan Bowie, dovrebbero giungere a breve sul posto. 
 


 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 00:58
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