Ossessionato da una 13enne uccide i genitori per rapirla, i dettagli choc: «La madre l'ha difesa nella doccia fino alla fine»
di Silvia Natella
Cugine pattinatrici morte, si è spenta dopo 20 mesi di coma una delle mamme. La donna al volante: «Abbracciale anche per me»
Jake, 21 anni, pedinava la 13enne all'uscita di scuola e aveva provato a fare irruzione in casa sua altre due volte. Il suo obiettivo era quello di portarla in una casa di campagna abbandonata. L'irruzione in casa si è concretizzata al terzo tentativo, quando ha sparato al padre della ragazza e si è precipitato nel bagno dove Jayme era nascosta insieme alla madre. Patterson a quel punto ha buttato giù la porta, ha squarciato la tenda della doccia, ucciso la madre e rapito la 13enne. Era il 15 ottobre 2018.
Quando la polizia è arrivata sul luogo del delitto ha ipotizzato che la coppia fosse stata uccisa proprio dall'unica figlia appena scomparsa. La comunità si è messa sulle tracce di Jayme, ma lei si trovava nascosta in un casolare, costretta a vivere sotto il letto e ad aspettare il ritorno del suo aguzzino. Un giorno, il 10 gennaio di quest'anno e 88 giorni dopo essere stata presa, è riuscita a fuggire e a rifugiarsi in casa di sconosciuti che l'avevano riconosciuta dalle foto segnaletiche. Patterson è stato arrestato subito dopo. In tribunale ha raccontato delle sue fantasie inquietanti e del progetto di rapire altre ragazze.
«Pensava di potermi possedere e si sbagliava... Sono più intelligente e ho riacquistato la libertà», ha scritto la ragazza dopo la condanna. Jake dovrà scontare l'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. A nessuno ha mai spiegato il perché delle sue azioni.
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Giugno 2019, 19:13
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