Orgia gay, eurodeputato nei guai. L'organizzatore: «Si è imbucato. Il blitz? Colpa dell'invidia delle orge rivali»

Orgia gay, eurodeputato nei guai. L'organizzatore: «Si è imbucato. Il blitz? Colpa dell'invidia delle orge rivali»

Si continua a parlare di József Szájer, l'eurodeputato di Fidesz scoperto mentre partecipava ad un'«orgia gay» a Bruxelles, in palese violazione delle regole del lockdown. Sposato e grande sostenitore dei matrimoni esclusivamente eterosessualiSzájer si era dimesso a sorpresa domenica, senza fornire spiegazioni. Ieri poi ha rilasciato una dichiarazione, dopo che la notizia e le circostanze del suo arresto avevano cominciato a circolare sui media.

Secondo il vice procuratore della regione di Bruxelles, l'ex eurodeputato era stato arrestato con le mani insanguinate, dopo che un passante lo aveva visto «calarsi dalla grondaia» mentre tentava di fuggire al raid della polizia. Szájer ha ammesso di essre stato ad una «festa privata», ma ha sostenuto che le droghe trovate in suo possesso gli erano state messe addosso a sua insaputa: si è poi scusato con la sua famiglia, ma non ha fatto alcun riferimento alla natura della «festa». La polizia belga ha aperto un'indagine sull'accaduto e sul possesso di droga da parte di Szájer. 

L'organizzatore del festino, un 29enne di nome David Manzheley, ha riferito al quotidiano belga Hln di non conoscere Szájer, che si sarebbe letteralmente 'imbucato' alla festa in quanto in compagnia di un altro invitato. «Invito sempre un po' di persone alle mie feste, che a loro volta portano con sé degli amici, e ci divertiamo insieme. Parliamo, beviamo, proprio come in un bar. L'unica differenza è che nel frattempo facciamo sesso gli uni con gli altri», ha spiegato Manzheley. 

All'arrivo della polizia i partecipanti erano «tutti nudi»: «Gli agenti ci chiedevano i documenti, ma noi eravamo tutti nudi», ha detto, dando poi la colpa del blitz alle 'orge rivali', invidiose delle sue feste e «della sua capacità di attirare più uomini ai miei party», le sue parole, afferma 20minutos.es. Quando all'opportunità di organizzare una festa del genere in tempi di Covid, Manzheley si è giustificato: «Ho invitato solo persone che avevano già avuto il Covid ed erano guariti. Tra loro c'erano anche due infermieri, mi hanno assicurato che non era pericoloso», scrive Repubblica.

ORBAN LO SCARICA Intanto Viktor Orbán ha scaricato definitivamente Szájer: «Quello che ha fatto il nostro parlamentare József Szájer non ha posto tra i valori della nostra famiglia politica», ha detto il premier ungherese. «Non dimenticheremo né ripudieremo i suoi 30 anni di lavoro, ma le sue azioni sono inaccettabili e indifendibili», ha aggiunto Orban, riferendo che Szájer ha lasciato il partito, lo stesso del premier, dopo essersi già dimesso dal suo incarico di europarlamentare durante il fine settimana.

L'imbarazzo per il partito del premier è stato grande, dopo che venerdì sera Szájer è stato scoperto dalla polizia di Bruxelles mentre tentava di fuggire da un festino che violava le norme di distanziamento in vigore in Belgio. Oltre all'atteggiamento tradizionalista di Fidesz in termini di diritti, ad aggiungere ulteriore imbarazzo sono state le posizioni personali di Szájer e il suo impegno per inserire nella Costituzione la definizione del matrimonio come istituzione riservata alle persone eterosessuali.

Parole analoghe a quelle del premier Orban sono state espresse anche dal gruppo di Fidesz al Parlamento europeo, per il quale le dimissioni di Szájer sono state «la decisione giusta».

Prima dell'intervento di Orban, i membri del governo ungherese non hanno voluto rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, quando sosno stati pressati dai giornalisti al loro arrivo, stamattina, alla riunione di gabinetto. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Dicembre 2020, 21:01
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