«Sono innocente»: con queste parole, Josef Schuetz, l'ex membro delle SS in servizio nel lager nazista di Sachsenhausen, ha ribadito di essere estraneo al massacro di 3.518 persone fra il 1942 e il 1945 per cui è stato processato oggi al tribunale di Brandenburg/Havel (Germania).
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L'uomo, di 100 anni, è l’imputato più anziano ad essere processato in Germania per crimini dell'era nazista.
Appoggiato a un deambulatore, riporta Rt, Schuetz è apparso davanti al tribunale con l'accusa di aver assistito «consapevolmente e volontariamente» all'uccisione di migliaia di prigionieri.
Le accuse contro il centenario includono la complicità nella «esecuzione mediante fucilazione di prigionieri di guerra sovietici nel 1942», nonché l'utilizzo del gas Zyklon B per uccidere i prigionieri. Josef ha insistito, senza mezzi termini, sul fatto di «non sapere nulla» delle atrocità commesse e di non aver fatto «assolutamente nulla».
Sebbene non sia accusato di aver sparato a nessuno in particolare, secondo una portavoce del tribunale, il suo ruolo di servizio come guardia implica un ruolo nelle disgrazie avvenute nel campo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Ottobre 2021, 20:15
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