Notre-Dame, dopo il fuoco ora è incubo pioggia: ecco perché. «Serve struttura a ombrello»

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Dopo il fuoco, il nemico è l'acqua: l'incendio che ha danneggiato gravemente la cattedrale di Notre-Dame a Parigi è solo il primo capitolo di un lungo incubo per uno dei simboli della capitale francese. A quattro giorni dal rogo, Notre-Dame resta in pericolo ma stavolta per via della pioggia che è prevista la settimana prossima: la parte tra le due torri è a rischio, la pietra è indebolita dall'acqua già usata dai pompieri per spegnere l'incendio, mentre la volta rischia di crollare in altri punti.

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Gli architetti, per proteggere la cattedrale dall'acqua, hanno pensato ad un enorme ombrello, sotto forma di una struttura in lamiera ondulata, secondo quanto precisato alla stessa emittente da Charlotte Hunert, vicepresidente dell'Associazione architetti del patrimonio. «Bisogna coprirla molto rapidamente - ha detto oggi il ministro della Cultura Franck Riester - se si mette a piovere l'acqua si raccoglierà e peserà sulla volta». Un'operazione che richiederà comunque diversi mesi e che renderà necessario improvvisare una copertura a ombrello già nei prossimi giorni. 

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2019, 20:06
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