Nord Stream, le indagini confermano: «Il gasdotto è stato sabotato, tracce di polvere da sparo»

A rivelarlo è il procuratore Ljungqvist che guida l'indagine preliminare della Svezia in merito all'accaduto nel Mar Baltico

Nord Stream, le indagini confermano: «Il gasdotto è stato sabotato, tracce di polvere da sparo»

di Niccolò Dainelli

Si è trattato di un «grave sabotaggio»: arrivano le conferme delle indagini. Le esplosioni che a fine settembre hanno riguardato i gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono state indotte. Dalle analisi effettuate dalla Svezia, infatti, sono state rilevate «tracce di esplosivi su diversi oggetti estranei». Ad annunciarlo è stato il procuratore svedese Mats Ljungqvist, che guida l'indagine preliminare della Svezia sull'accaduto.

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«Indagine molto complessa»

 

«Durante le indagini sulla scena del crimine condotte nel Mar Baltico sono stati raccolti molti reperti e l'area è stata accuratamente analizzata. Le analisi effettuate mostrano residui di esplosivo su diversi oggetti estranei rinvenuti. Il lavoro di analisi avanzata continua per trarre conclusioni più affidabili sull'incidente», ha dichiarato il procuratore Ljungqvist in un comunicato stampa. «La collaborazione tra le autorità svedesi e quelle di altri Paesi è eccellente. Per il proseguimento delle indagini preliminari e delle varie collaborazioni in corso è importante poter lavorare in tranquillità», ha aggiunto. Secondo Ljungqvist, l'indagine preliminare è molto complessa ed estesa e non è ancora chiaro se qualcuno sarà accusato di un reato.

 

«Potenti esplosioni»

 

Ad indagare sulla vicenda sono gli investigatori di Svezia, Danimarca e Germania. Dalla Danimarca, a ottobre, hanno confermato che ci sono stati danni estesi alle condutture causati da «potenti esplosioni». Le perdite si sono verificate in acque internazionali, ma all’interno delle zone economiche esclusive di Danimarca e Svezia. Gli investigatori non hanno fornito indicazioni sui responsabili. Dopo lo stop al gasdotto Nord Stream, la Russia ora sta cercando alternative per il trasporto del gas. L'ipotesi più accreditata è che Vladimir Putin trovi un accorso con il presidente turco Tayyip Erdogan per la creazione di una base per il gas in Turchia per continuare a trasportarlo in Europa.

 


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 17:56
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