Nord Stream, i gasdotti colpiti con 500 kg di tritolo: «Piazzati dai robot». Ancora sospetti sulla Russia

Nuove ipotesi sulle esplosioni che hanno provocato perdite di gas nel Baltico

Nord Stream, i gasdotti colpiti con 500 kg di tritolo: «Piazzati dai robot». Ancora sospetti sulla Russia

di Domenico Zurlo

Nuove rivelazioni sulla vicenda Nord Stream e sulle perdite dai gasdotti 1 e 2: secondo i media internazionali sarebbe sempre più probabile l'ipotesi di un sabotaggio, e più di qualcuno punta il dito espressamente sulla Russia e su Vladimir Putin.

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Gasdotti colpiti con 500 kg di tritolo

Fonti di intelligence citate dalla rivista tedesca Spiegel ritengono Nord Stream 1 e 2, nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, siano stati colpiti in quattro punti da esplosioni con 500 chili di tritolo, l'equivalente della potenza esplosiva di una bomba di aereo. Gli investigatori tedeschi hanno effettuato letture sismiche per calcolare la potenza delle esplosioni e hanno detto ai media che subacquei o robot telecomandati potrebbero essere in grado di visitare i siti delle perdite già questo fine settimana.

«A piazzare le bombe che hanno provocato quattro falle nel gasdotto Nord Stream 1 e 2, a circa 80 metri di profondità nelle zone economiche esclusive di Svezia e Danimarca, potrebbero essere stati i robot di manutenzione che operano all'interno della struttura del gasdotto durante lavori di riparazione», è invece l'opinione degli esperti riferita dal Guardian. «Se questa teoria si rivela corretta, la natura sofisticata dell'attacco e la potenza dell'esplosione aggiungerebbero peso ai sospetti che gli attacchi siano stati effettuati da un potere statale, con il dito puntato contro la Russia».

 

Ultimo aggiornamento: Sabato 1 Ottobre 2022, 11:35
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