Nobel per la Pace all'attivista bielorusso Bialiatski e a due organizzazioni per i diritti umani, una russa e una ucraina

Nobel per la Pace all'attivista bielorusso Bialiatski e a due organizzazioni per i diritti umani, una russa e una ucraina

di Redazione web

Il premio Nobel per la Pace è stato assegnato all'attivista e dissidente bielorusso Ales Bialiatski, all'organizzazione russa per i diritti umani Memorial e all'organizzazione ucraina per i diritti umani Center for Civil Liberties. I vincitori rappresentano la società civile nei loro paesi d'origine. Da molti anni promuovono il diritto di criticare il potere e tutelare i diritti fondamentali dei cittadini. Le motivazioni annunciate dal Comitato per il Nobel a Oslo: «Nobel per l'impegno in difesa dei diritti umani e del diritto di criticare il potere, di difesa dei diritti dei cittadini per i diritti dei cittadini e contro gli abusi di potere, per aver documentato crimini di guerra».

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Il Comitato: premio non è contro Putin

«Il Premio Nobel per la pace non è contro Vladimir Putin, ma in favore del rispetto dei diritti civili», ha spiegato il Comitato Nobel norvegese dopo aver annunciato il conferimento del Premio per la Pace, fra gli altri, all'organizzazione Memorial che il presidente russo ha prima dichiarato come "agente straniero" e poi costretto a chiudere.

Bialiatski, l'attivista bielorusso detenuto senza processo

Bialiatski è stato uno degli iniziatori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni '80.

Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo paese d'origine.

È noto per il suo lavoro con il Viasna Human Rights Centre of Belarus, fondata nel 1996. Viasna si è evoluta in un'organizzazione per i diritti umani ad ampia base che ha documentato e protestato contro l'uso della tortura da parte delle autorità contro i prigionieri politici. Le autorità governative hanno ripetutamente cercato di mettere a tacere Ales Bialiatski. Dal 2020 è ancora detenuto senza processo. Nonostante le enormi difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un centimetro nella sua lotta per i diritti umani e la democrazia in Bielorussia.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Ottobre 2022, 11:41
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