New York, poliziotto aggredito da 5 clochard si difende con il manganello senza sparare: il video diventa virale

Poliziotto aggredito da 5 clochard si difende con il manganello senza sparare: il video diventa virale

di Anna Guaita
NEW YORK – Poteva finire con qualche morto, invece è finita solo con qualche livido. Il coraggio e l’umanità di un poliziotto di New York, che si è difeso contro cinque aggressori solo col manganello, senza ricorrere alla pistola, sono stati immortalati da un video che è diventato virale e ha registrato in tre giorni più di cinque milioni di visualizzazioni.

Il poliziotto, Syed Ali, è un un 35enne ex maggiore dell'esercito,  veterano sia della guerra in Afghanistan che in Iraq. Era di ronda qualche notte fa alla fermata della metro di East Broadway, a Manhattan, quando una ragazza gli ha denunciato di essere stata molestata da un gruppo di vagabondi.

Syed si è avvicinato al gruppo, ma prima ancora che potesse dire qualcosa, questi gli si sono rivolti contro, uno dopo l’altro. Tre di loro hanno tentato di prenderlo a pugni, gli altri sono rimasti attorno con fare minaccioso. Syed ha continuato a gridare “state indietro, non voglio farvi del male”, e a respingerli con qualche calcio o menando il manganello.

Uno contro cinque. Questa è la tipica situazione in cui la polizia negli Usa è istruita a ricorrere alle armi: quando un agente sente di essere in pericolo, ha diritto di difendersi con la massima forza. Ma il veterano non lo ha fatto. E anzi, quando uno dei balordi che gli si era buttato addosso è caduto sulle rotaie della metro, lui ha subito chiamato la stazione perché togliessero l’elettricità e fermassero i treni.

Syed era già comparso sui giornali, quasi due anni fa. Era diventato un caso quando, tornando da un viaggio a Istanbul, era stato fermato all’aeroporto Kennedy per “accertamenti”. Si era allora nel bel mezzo delle polemiche per il blocco degli accessi voluto da Trump per i cittadini di alcuni Paesi di estrazione islamica. Syed è cittadino americano, ma è  originario del Bangladesh, che ha lasciato con i genitori quando aveva appena 3 anni.

Dopo aver servito due anni nella guerra contro l'Isis, nell'aprile del 2017 il soldato-poliziotto era andato in Turchia per una vacanza. Fermato all'aeroporto dalle autorità dell'immigrazione, protestò per essere stato posto in stato di fermo. Ma come conseguenza delle sue proteste fu minacciato di misure anche più gravi: “Mi state dicendo che ogni uomo che si chiama Ali è un terrorista?” si lamentò più tardi, quando un giornalista del New York Times lo intervistò sulla sua vicenda.

Ironia della sorte, Sayed Ali è stato assegnato alla ronda in quella stazione in cui è scoppiata la rissa proprio come parte del programma antiterrorista della città di New York.

Il sindaco Bill De Blasio ha lodato “la straordinaria professionalità e il coraggio” di Sayed. Ma inizialmente era sembrato che nessuno dei cinque aggressori sarebbe stato incriminato. Solo dopo numerose proteste, tre dei cinque sono stati incriminati per aggressioni e minacce.

                                                                                                                                                                                                 

 

 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Dicembre 2018, 20:41
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