Coronavirus, a New York si pensa a fosse comuni nei parchi per i corpi delle vittime

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di Enrico Chillè
Coronavirus, a New York è strage. Nell'area più colpita di tutti gli Stati Uniti i decessi sono quasi la metà di tutto il paese e c'è il rischio di non trovare più posto negli obitori per i corpi delle vittime. Una disposizione di emergenza prevede anche una ipotesi choc, prevista come 'extrema ratio', quella di lasciare i corpi delle vittime in fosse comuni da realizzare in parchi pubblici.

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A rivelarlo è il New York Times: a stabilire nei giorni scorsi la misura emergenziale, nel caso in cui si superasse la capienza degli obitori della Grande Mela, è stata l'amministrazione locale. La conferma è arrivata sia dal sindaco Bill de Blasio sia dal presidente della commissione sanità, Mark Levine, che ha spiegato come l'ufficio del medico legale di New York sta valutando l'ipotesi di scavare fosse comuni, anche se nessuna indicazione è arrivata per ora su quali parchi pubblici verrebbero utilizzati.

«L'unica cosa che posso dire è che servono aree molto grandi e fuori mano, poco frequentate», ha spiegato Levine. «Se dovesse essere necessario ricorrere a delle sepolture temporanee abbiamo la possibilità di farlo», ha affermato invece de Blasio. A New York i decessi finora sono stati 4758  e i positivi sono oltre 130mila. Negli Stati Uniti, su 351.890 casi confermati, i guariti sono 18.940 e i deceduti 10.377.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Aprile 2020, 22:58
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