Negata la cittadinanza all'ex sindaca: «Viveva in Inghilterra da 39 anni»

Negata la cittadinanza all'ex sindaca: «Viveva in Inghilterra da 39 anni»

di Domenico Zurlo
In Inghilterra da 39 anni, si è vista privata della cittadinanza, nonostante sia stata anche sindaco: e non di un paesino qualunque, ma di Ipswich, una città da quasi 140mila abitanti. Lei si chiama Inga Lockington, ha origini danesi e arrivò dalla Danimarca al Regno Unito nel 1979, dopo aver sposato il marito Tim. Per via del matrimonio, all’epoca le fu concesso il permesso di rimanere per un periodo indefinito.

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Tim e Inga si trasferirono nel 1990 proprio a Ipswich, dove lei fu eletta prima come consigliere comunale nel 1999, poi provinciale nella contea del Suffolk nel 2001: nel 2007 è diventata anche sindaco, carica che ha ricoperto per un anno. Nel 2016, dopo il voto sulla Brexit, la Lockington ha deciso di richiedere la cittadinanza, spendendo oltre 1.200 sterline per la domanda, che è stata però respinta dal Ministero degli Interni: secondo le autorità non c’erano prove sufficienti per dimostrare che vivesse permanentemente nel Regno Unito, e l’hanno rimborsata di 80 sterline.



Una storia che ha dell’incredibile: evidentemente la burocrazia non è un problema soltanto in Italia ma tutto il mondo, in questo caso l’Europa, è paese. «Non voglio un trattamento speciale - ha detto - ma penso che tutti i richiedenti dovrebbero essere trattati in modo equo. Per mia fortuna non sono ancora stata espulsa, ma cosa succederà dopo la Brexit?». Un politico locale, Andrew Stringer, consigliere nel Suffolk, ha definito la decisione «assolutamente oltraggiosa: come può un funzionario pubblico, eletto sindaco di Ipswich e che ha dedicato 19 anni della sua vita alla popolazione locale, essere privato della cittadinanza?».
Su Twitter Sal Brinton, parlamentare e presidente di Lib Dem, ha espresso il suo sdegno: «Conosco Inga da circa vent’anni, aveva un permesso indefinito dal 1979. C’è già un ambiente ostile per i cittadini europei, è vergognoso. Tutto questo deve finire». Un portavoce del Ministero ha però aperto ad una soluzione per Inga Lockington: Rispettiamo il suo servizio pubblico - ha detto - saremo felici di discutere le varie vie di accesso alla cittadinanza a sua disposizione.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 24 Maggio 2018, 17:16
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