Nato senza cervello, Noah oggi ha 6 anni e va a scuola. «Per i medici non c'era speranza»

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di Alix Amer
Quando Noah è nato sei anni fa, i medici avevano detto ai suoi genitori che non sarebbe sopravvissuto. Era venuto alla luce con solo il 2 per cento del suo cervello, "non ha alcuna speranza".  Ma già prima della nascita alla mamma, Shelly Wall, di Abbeytown in Cumbria, Inghilterra, spiegarono che aveva sviluppato una rara condizione chiamata idrocefalo. A lei e al marito Rob fu detto in cinque diverse occasioni che potevano interrompere la gravidanza. Ma loro non ci pensavano affatto: "Volevamo dare comunque una possibilità a nostro figlio".

E così quando Noah è finalmente arrivato, nel 2012, i medici hanno scoperto che aveva solo il 2% del suo cervello. Lo portarono a casa, lo curarono, venne sottoposto a diversi interventi chirurgici e miracolosamente continuò a crescere, e così fece anche il suo cervello. All'età di tre anni, le scansioni mediche mostravano una crescita dell'80% della sue capacità. 
 
 


Ora, a sei anni di distanza, ha imparato a parlare e spera di poter camminare, fare surf e sciare con l'aiuto di una clinica pioneristica in Australia. La famiglia è apparsa oggi su Good Morning Britain, dove i Walls hanno descritto il progresso del loro figlio come "straordinario". Papà Rob, ha detto: "È un argomento che ci emoziona sempre tanto. Alcune persone dicono che non puoi far crescere un cervello. Altre pensano che deve essere sempre stato lì. Ma se fosse stato schiacciato sarebbe stato gravemente danneggiato, sarebbe stato disabile mentalmente e fisicamente". Il conduttore della trasmissione GMB, Richard Madeley, ha chiesto perché la coppia fosse così determinata a portare a termine la gravidanza nonostante tutte le complicazioni che si erano presentate. Rob, ha risposto: "Eravamo genitori adulti, se ai giovani veniva offerta quella scelta potevano sentirsi spinti a farlo, ma noi conosciamo il nostro pensiero, siamo persone positive. Volevamo dare a Noah la possibilità di vivere". Descrivendo il giorno in cui Noah è nato, la signora Wall ha raccontato: "Il giorno in cui è nato è stato fantastico. Lo abbiamo aspettato con il fiato sospeso". Quel giorno c'erano 12 dottori in sala operatoria mentre gli esperti eseguivano il taglio cesareo, ma quando arrivò al mondo ci fu un segnale: "Lanciò uno strepitoso urlo". Ora la famiglia invia regolarmente aggiornamenti ai dottori che hanno detto che Noah non ce l'avrebbe fatta. La signora Wall, ha detto: "È straordinario. Mandiamo loro e-mail e foto e portiamo loro regali a Natale". Alla coppia è stata assegnata una valutazione di una clinica australiana, in cui i medici combinano la fisioterapia e l'allenamento cognitivo per "allenare il cervello". Per ora Noah è su una sedia a rotelle ma con l'aiuto della clinica spera di provare alcuni dei suoi sport preferiti. Rob, ha spiegato: "Di solito non lo fanno per i bambini. Ma siamo incredibilmente fortunati ad avere una possibilità. La capacità del cervello di guarire e correggere il sistema nervoso del corpo è sorprendente". Il neurochirurgo, Claire Nicholson, del Great North Children’s Hospital di Newcastle, lo definisce “un bambino eccezionale, con due genitori eccezionali”. E in effetti Noah sprigiona simpatia e dolcezza da tutte le parti, sorride sempre e ora che ha imparato a leggere, scrivere,contare e va a scuola i genitori sono certi che potrà un giorno anche camminare.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Febbraio 2019, 22:26
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