Nasa, ecco la nuova tuta spaziale (superflessibile) per andare sulla Luna: «Partenza entro il 2025»

Si chiama AxEMU ed è più comoda, flessibile e funzionale di quella usata nelle precedenti missioni, adatta al gelo del polo sud lunare

Nasa, ecco la nuova tuta spaziale (superflessibile) per andare sulla Luna: «Partenza entro il 2025»

di Redazione web

Una nuova tuta spaziale per tornare sulla Luna, 50 anni dopo. Il nome tecnico è AxEMU, acronimo di Axiom Extravehicular Mobility Unit, realizzata dalla Axiom Space per gli astronauti della Nasa, che entro il 2025, conta di tornare sul satellite della Terra. Più comoda, flessibile e funzionale le caratteristiche della nuova tuta lunare, presentata allo Space Center di Houston, che sarà, dunque, più adattabile alle varie corporature umane.

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Nuova tuta

«La nuova generazione di tute della Axiom, basata su anni di ricerca ed esperienza della Nasa, permetterà non solo alla prima donna di camminare sulla Luna, ma darà l'opportunità di esplorare e fare scienza sulla Luna a più persone di quanto sia stato fatto finora», ha detto il numero uno della Nasa, Bill Nelson, che ha lasciato intendere che la prossima spedizione, potrebbe aprire la strada ad una nuova forma di esplorazione permanente.

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Com'è fatta

Disegnata dalla costumista Esther Marquis della serie tv 'For all mankind', la tuta ha una livrea nera con strisce arancioni e blu, anche se versione definitiva sarà bianca per questioni termiche. Sarà dotata di luci sul casco a forma di bolla per facilitare l'esplorazione, avrà una videocamera in Hd per filmare le attività, uno zaino sulle spalle con il sistema di sopravvivenza, stivali ben isolati per proteggere gli astronauti dal gelido suolo del polo sud lunare e innovative giunture flessibili che garantiranno una maggiore libertà di movimento per braccia e gambe.

 

Programma lunare

«Stavolta atterreremo al polo sud - aggiunge Bob Cabana, amministratore associato della Nasa - è sarà una sfida imparare come operare e sfruttare le risorse lunari nel lungo periodo».

Sarà un'impresa, quella del programma Artemis, che fin da adesso vede una stretta collaborazione delle agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa, Canada e Giappone con i privati. È con le aziende che sono stati messi a punto il più grande razzo mai costruito, lo Space Launch System che ha portato in orbita la capsula Orion nella missione Artemis I, la stessa capsula Orion e i sistemi di Terra che la controllano. La collaborazione fra agenzie spaziali e privati è anche alla base del progetto per la costruzione della futura stazione spaziale Gateway destinata all'orbita lunare, i sistemi di atterraggio e i moduli pressurizzati per la futura base lunare.

 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Marzo 2023, 22:13
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