Musicista 21enne muore dopo aver bevuto un frullato proteico, il disperato avvertimento della famiglia: «State attenti»

Musicista 21enne muore dopo aver bevuto un frullato proteico, il disperato avvertimento della famiglia: «State attenti»

di Silvia Natella
Quantità letali di caffeina avrebbero ucciso Lachlan Foote, promettente musicista di 21 anni. Il giovane aveva appena bevuto un frullato proteico. La famiglia sotto choc ha così lanciato un avvertimento a chiunque possa abusare di shake dimagranti, come riporta il Daily Mail. «Cocktail simili possono uccidere, fate attenzione», è l'appello dei famigliari, che chiedono che il prodotto venga bandito in Australia.

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Foote è stato trovato morto il giorno prima del suo ventiduesimo compleanno sul pavimento del bagno della sua casa di famiglia nelle Blue Mountains, a ovest di Sydney, il primo gennaio 2018. La settimana scorsa il coroner ha stabilito in un rapporto conclusivo che le cause del decesso sono da attribuire alle dosi di caffeina. I risultati hanno spinto la famiglia a chiedere di vietare il consumo della bevanda dietetica. «Lo facciamo nella speranza di salvare la vita di qualcun altro», ha scritto su Facebook il padre del ragazzo.


Un cucchiaino del mix ingerito dal 21enne cui può essere equivalente a 50 tazze di caffè. Quello che inquieta ancora di più è che prima di morire Foote aveva scritto in un gruppo su Facebook che il frullato proteico bevuto prima di coricarsi aveva un sapore amaro. Lo aveva preso per contrastare il dopo sbornia al rientro da una serata in giro per locali. «La mia polvere proteica un sapore orribile», aveva scritto poche ore prima di essere trovato cadavere.  

La polvere di caffeina è ampiamente commercializzata come integratore alimentare e viene comunemente aggiunta a bevande energetiche e frullati, ma combinarla con altri farmaci legali può essere letale. Secondo la Alcohol and Drug Foundation, anche consumare caffeina con alcol può essere pericoloso. 

Rimane un mistero chi possa avergli fornito il prodotto. Forse un amico o un collega. È molto probabile che Lachlan non abbia mai letto l'etichetta di avvertenza sul pacchetto. Il padre in lutto ha dichiarato nel post su Facebook che il figlio aveva bevuto solo qualche bevanda alcolica e che non incolpa chi gli abbia dato il frullato. Vuole solo che la storia non si ripeta. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Luglio 2019, 14:04
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