Muore tranciato dall'elica di un elicottero, la sorella infuriata: «Non stava scattando un selfie»

La sorella della vittima ha spiegato che la colpa è del pilota e degli assistenti che non avevano dato alcuna indicazione circa l'uscita dal velivolo

Muore tranciato dall'elica di un elicottero, la sorella infuriata: «Non stava scattando un selfie»

di Alessia Strinati

«Non è morto per scattarsi un selfie». Sono queste le parole decise di Daisy Fenton, sorella di Jack, il 22enne morto decapitato dalla pala dellelicottero di ritorno da una vacanza con la famiglia da Myconos. La ragazza ha smentito quanto divulgato nei giorni scorsi, ovvero che il ragazzo sarebbe stato tranciato dall'elica dell'elicottero perché distrattamente si stava facendo una foto.

La giovane ha negato che il 22enne avesse sfidato le regole di sicurezza. «Mio fratello è sempre stato una persona cauta e diffidente», ha spiagato la giovane alla stampa locale, aggiungendo che invece la colpa della tragedia sarebbe esclusivamente del pilota Christos Fragkopanagos e dei due tecnici del personale di terra, tutti e tre arrestati ma rilasciati poco dopo.

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«Nessuno sa esattamente cosa lo abbia portato sul retro del velivolo.

Forse ha dimenticato qualcosa. Ma la notizia secondo cui è tornato indietro per fare un selfie è solo spazzatura. È una bugia», ha proseguito Daisy dicendo che nessuno aveva detto loro come comportarsi sull'uscita dal velivolo. Intanto sul caso proseguono le indagini per individuare i responsabili dell'incidente. 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Luglio 2022, 14:32
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