Morto Peter de Vries: il giornalista investigativo era stato vittima di un agguato il 6 luglio

Morto Peter de Vries: il giornalista investigativo era stato vittima di un agguato il 6 luglio

L'Olanda e l'Europa in lutto per la morte di Peter de Vries. Il giornalista investigativo, noto per le sue inchieste sulla criminalità organizzata, era stato vittima di un agguato la sera del 6 luglio scorso: aveva 64 anni ed era stato raggiunto da colpi di pistola alla testa che si sono rivelati fatali.

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Peter de Vries, l'annuncio della morte

«Peter si è battuto fino all'ultimo, ma non è riuscito a vincere la battaglia. È morto circondato dalle persone che lo amano. Peter ha vissuto secondo le sue convinzioni: chi si inginocchia non è libero. Siamo immensamente fieri di lui ma anche inconsolabili», si legge nel comunicato della famiglia, diffuso dall'emittente RTL Nieuws e ripreso dai media olandesi. Peter de Vries era stato raggiunto da un colpi di pistola alla testa a distanza ravvicinata, alle 19.30 del 6 luglio in una strada di Amsterdam. Ricoverato in ospedale, il giornalista è sempre rimasto in condizioni critiche fino alla sua morte.

Peter de Vries, due arresti dopo l'agguato

Un'ora dopo l'agguato, la polizia ha arrestato il presunto killer, il 21enne Delano G., e il 35 Kamil Pawel E., un polacco accusato in patria per rapina, che avrebbe portato G. in macchina sul luogo dell'agguato. Delano G. avrebbe stretti legami con l'organizzazione criminale di Ridouan Taghi, imputato nel processo 'Marengo', su una serie di omicidi su commissione. Peter de Vries consigliava Nabil B., uno dei principali testimoni di accusa. Il fratello del testimone e il suo primo avvocato, Derk Wiersum, sono stati assassinati. I famigliari di Delano G. hanno detto al quotidiano De Telegraf di ritenere che il loro congiunto sia stato assoldato per uccidere il giornalista in cambio di 150mila euro. De Vries era uno dei più noti giornalisti olandesi, celebre anche per le sue trasmissioni televisive sul tema della criminalità organizzata. Fra i primi casi importanti che aveva seguito come reporter investigativo c'era stato il rapimento del magnate della birra Freddy Heineken nel 1983.

Peter de Vries, Rutte: «Rattristato per la sua morte»

«Sono profondamente rattristato per la morte di Peter R.de Vries, è qualcosa quasi impossibile da comprendere». Lo scrive in una nota il premier olandese Mark Rutte, a proposito della scomparsa del giornalista investigativo, che era stato gravemente ferito il 6 luglio scorso in un agguato ad Amsterdam. «I miei pensieri sono con la sua famiglia, gli amici, i colleghi e tutti quelli che erano a lui vicini - dice ancora Rutte - Possa essere loro data la forza di cui hanno bisogno in questo momento terribilmente difficile».

Peter de Vries, von der Leyen: «Ruolo fondamentale per la democrazia»

 La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta «profondamente rattristata dalla notizia della scomparsa di Peter R. de Vries. Voglio esprimere le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari», ha scritto su Twitter. «I giornalisti investigativi sono vitali per le nostre democrazie. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerli», ha aggiunto.

Peter de Vries, Sassoli: «Ricordare il suo coraggio»

«Sono molto triste di apprendere che il giornalista olandese Peter R. de Vries è morto oggi. Il suo coraggio nell'esporre la criminalità organizzata e nel far luce sulle parti più oscure delle nostre società sarà sempre ricordato. I pensieri dell'intero Parlamento europeo sono con la sua famiglia e i suoi amici». Così via Twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli dopo l'annuncio della morte del giornalista investigativo olandese.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Luglio 2021, 14:42
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