Morta a 17 anni dopo un'operazione alle tonsille: la famiglia lottava da 3 anni per tenerla in vita

Morta a 17 anni dopo un'operazione alle tonsille: la famiglia lottava da 3 anni per tenerla in vita

di Alessia Strinati
È morta dopo 4 anni di lotta Jahi McMath. La sua storia è stata al centro di una lunga polemica tra medici e la sua famiglia. Dopo essere stata dichiarata "cerebralmente morta" dai dottori i genitori hanno insistito e fatto di tutto perché non venisse staccata dalle macchine che la tenevano in vita, fino a quando, il 22 giugno scorso, non è morta.

Genitori morosi, l'elettricità viene staccata: Valentino, attaccato ai macchinari, muore a 5 anni



Aveva 13 anni quando il 9 dicembre 2013 fu operata al Children Hospital di Oakland per un’asportazione di tonsille e adenoidi. L'operazione sembrava essere andata bene, ma dopo qualche giorno sono subentrate delle complicazioni che le hanno bloccato l'afflusso di sangue al cervello, provocandone la morte cerebrale. I genitori sostenevano che Jahi rispondesse agli impulsi, percepisse la presenza dei suoi cari, per questo si sono sempre opposti a staccarla dai macchinari che la tenevano in vita.

Come riporta il Daily Mail il suo caso fece un gran clamore e fu paragonato a quello simile di Terri Schiavo. «Ho fatto tutto il possibile per mia figlia», ha dichiarato la mamma dopo che la ragazza è morta a 17 anni a seguito di un altro intervento, «Era una ragazza con una lesione cerebrale e meritava di essere curata come qualsiasi altro bambino che ha avuto una lesione cerebrale». In tanti anni i suoi cari sui social hanno condiviso la sua storia e fatto di tutto per avere supporto nella loro causa. Oggi Jahi non c'è più e ha avuto, in un modo o nell'altro, la pace che forse le spettava. Adesso anche la famiglia dovrà trovarla dopo la terribile perdita. 
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Giugno 2018, 13:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA