Michael Moore: «Trump non voleva essere presidente, ma si è candidato per colpa di Gwen Stefani»

Michael Moore: «Trump non voleva essere presidente, ma si è candidato per colpa di Gwen Stefani»

di Enrico Chillè
«Donald Trump non voleva davvero fare il presidente». Michael Moore, uno di natura senza peli sulla lingua, fa una clamorosa e bizzarra rivelazione sulle ragioni che hanno portato il tycoon statunitense dal mondo degli affari a quello della politica, fino all'approdo alla Casa Bianca dopo l'incredibile risultato ottenuto, nel 2016, alle primarie repubblicane prima e alle presidenziali poi. La causa scatenante della candidatura, infatti, secondo Moore sarebbe Gwen Stefani, la cantante di origini italiane divenuta una leggenda con i No Doubt.

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Il regista antagonista statunitense, da sempre attivo nella denuncia sociale e politica, è convinto che Trump non avesse alcuna intenzione di diventare presidente, ma voleva dimostrare di essere uno dei personaggi più popolari d'America. «Trump parlava di una sua possibile candidatura alla presidenza degli Stati Uniti già nel 1998, ma erano solo idee campate in aria» - ha rivelato Michael Moore in un'intervista all'Hollywood Reporter - «La Casa Bianca non è Penthouse, e lui non voleva vivere in una città abitata in prevalenza da afroamericani».

Secondo Moore, quella che era una semplice ipotesi è stata vista da Trump come la possibilità di dimostrare la propria popolarità. Tutto sarebbe iniziato dopo il 2004, ed è qui che l'incolpevole Gwen Stefani entra in gioco. «Aveva scoperto di guadagnare meno da protagonista di The Apprentice rispetto a Gwen, che era uno dei coach di The Voice. Voleva guadagnare di più e dimostrare alla NBC, che produceva i due show, di essere lui il più popolare», ha spiegato Michael Moore. Il format The Apprentice, approdato anche in Italia con protagonista Flavio Briatore, nella sua versione originale ha riscosso un grande successo e contribuito alla popolarità del futuro presidente, anche se non erano mancati scandali per alcune dichiarazioni di stampo razzista sugli immigrati messicani.

Moore, in un'intervista in cui appare decisamente critico nei confronti di Trump, ha quindi riassunto così tutta la vicenda: «Voleva solo sfidare la NBC e la cosa gli è sfuggita di mano». Per il momento, né dalla Casa Bianca, né dalla NBC, né tantomeno da Gwen Stefani, sono giunte dichiarazioni in merito a quanto raccontato dal regista. Lo riporta People.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Settembre 2018, 17:43
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