«Maradona, fu omicidio volontario». L'accusa choc al medico Luque e ai 6 membri dell'equipe sanitaria»

Maradona, l'accusa dei magistrati argentini al medico Luque e ai 6 membri dell'equipe sanitaria: «Fu omicidio volontario»

di Mario Fabbroni

Altro che fatalità. La morte di Diego Armando Maradona potrebbe essere un “omicidio volontario”. 
Il clamoroso sospetto, che aveva scosso il mondo poche ore poco la notizia della scomparsa del Pibe de oro, diventa infatti una pesantissima accusa da parte della magistratura di Buenos Aires. 
In sette, tutti membri dell’equipe medica e sanitaria cui Diego si era rivolto per curare i suoi disturbi, dal prossimo 31 maggio saranno chiamate a deporre. Si tratta degli infermieri Ricardo Omar Almirn e Dahiana Gisela Madrid, del coordinatore Mariano Perroni, del medico che ha stabilito il ricovero domiciliare, Nancy Forlini, dello psicologo Carlos ængel Daz, della psichiatra Agustina Cosachov e del neurochirurgo Leopoldo Luque, medico di base di Maradona. E le stesse fonti giudiziarie fanno sapere che c’è un ulteriore accusa a carico anche della psichiatra Cosachov, per falso ideologico: avrebbe infatti sottoscritto un certificato in cui stabiliva che l’ex asso argentino era in stato «vigile e ben orientato, con la giusta percezione di tempo e spazio». Ma in realtà non era così e la dottoressa dovrà risponderne. 
Proprio la figura del medico personale e quella della psichiatra sono state da subito al centro dell’inchiesta. 
È emerso ad esempio che i telefoni cellulari di Leopoldo Luque e Agustina Cosachov hanno avuto un’intensa attività nei momenti della morte di Maradona, il 25 novembre del 2020. Si tratta di 33 minuti nei quali i due medici si sono scambiati diversi messaggi via WhatsApp, il cui contenuto è stato in parte diffuso dalla stampa argentina. Messaggi che descrivono quello che stava succedendo nel quartiere privato in cui “el Diez” ha concluso la sua esistenza. Scioccante soprattutto la frase «il ciccione crepa».
Per il reato di cui sono accusati sono previste pene da 8 a 25 anni.

I magistrati hanno chiesto che ai sette venga proibito di lasciare il Paese.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Maggio 2021, 09:32
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