Mangushev, morto il capitano dell'esercito russo e fedelissimo di Prigozhin: ucciso da un colpo di pistola a bruciapelo

Secondo la moglie del soldato, si tratterebbe di un'esecuzione. Sarebbe uno degli inventori del simbolo "Z"

Mangushev, morto il capitano dell'esercito russo e fedelissimo di Prigozhin: ucciso da un colpo di pistola a bruciapelo

Il mercenario russo Igor Mangushev, fedelissimo del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, è morto in ospedale dopo essere stato colpito alla testa in Ucraina con un colpo di pistola rivvicinato. Lo riferisce la BBC, citando fonti vicine al militare. La moglie ha descritto l'uccisione di Mangushev come «un'esecuzione». 

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Chi era Mangushev

Era uno dei volti più noti tra le milizie di Mosca. Comandava un'unità anti-drone a Luhansk, ma era stato anche uno dei fondatori di un gruppo di mercenari che combatteva le forze ucraine nel 2014. Il suo amico e collega, Boris Rozhkin, aveva pubblicato sul suo canale Telegram le foto di Mangushev disteso su un letto d'ospedale con la testa fasciata e coperta di sangue. Rozhkin ha raccontato che Mangushev è stato ferito a un posto di blocco a Stakhanov, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

Mangushev divenne uno dei volti più noti dell'invasione russa, affermando addirittura che lui e i suoi alleati avevano inventato la lettera 'Z' come simbolo per rappresentare il sostegno all'intervento militare di Mosca.

Tuttavia, i veicoli militari e i carri armati russi con i contrassegni "Z" e "V" sono stati avvistati nelle aree di confine ben prima che Mangushev si rivolgesse ai social media per promuovere il simbolo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2023, 20:05
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