Fratellini lasciati in auto a 35 gradi, muoino entrambi. Dopo mesi la verità: non è stato un incidente

Fratellini lasciati in auto a 35 gradi, muoino entrambi. Dopo mesi la verità: non è stato un incidente

di Federica Macagnone
Ci sono voluti quasi tre mesi, ma alla fine la polizia è arrivata alla verità. Quello che è successo a Juliet, due anni, e Cavanaugh, 16 mesi, non è stato il frutto di un incidente o di una tragica dimenticanza: i piccoli sono morti dopo essere stati lasciati volontariamente dentro una macchina che ha raggiunto la temperatura di 35 gradi per punizione dalla loro mamma, Cynthia Marie Randolph, 25enne di Weatherford, in Texas.

Era il 26 maggio quando i soccorsi furono chiamati davanti all'appartamento della famiglia: quando i vigili del fuoco arrivarono sul posto, per i piccoli era ormai troppo tardi. Interrogata dalla polizia, la donna ha raccontato che Juliet faceva i capricci e non voleva scendere dall'auto: per questo aveva deciso di allontanarsi, sicura che i bambini l'avrebbero seguita. Poche ore dopo, però, ha cambiato la versione dei fatti: Cynthia ha raccontato che i figli si erano chiusi in auto mentre lei faceva le pulizie. Quando si è accorta che i piccoli non erano in casa, è corsa in strada e ha dovuto rompere uno dei finestrini per riuscire a soccorrerli. In realtà si trattava di una messa in scena: quando ha visto i bambini riversi sul sedile posteriore in stato di incoscienza, ha rotto il vetro nella speranza di simulare un incidente.
 

La donna, in un primo momento, è stata incriminata per lesioni gravi, ma dopo essere stata messa alle strette dagli agenti dovrà rispondere di omicidio. Dopo mesi di indagini, di versioni discordanti e con l'arrivo dei risultati dell'autopsia, ora la polizia non ha più dubbi: Cynthia ha lasciato i figli in macchina per punizione. La piccola Juliet, infatti, avrebbe cercato di scendere dalla vettura prima che la madre glielo consentisse e lei aveva deciso di punirli entrambi abbandonandoli in auto a temperature proibitive per andare a fumare marijuana prima di schiacciare un pisolino di tre ore. «Pensava che i figli sarebbero scesi dall'auto da soli, ma così non è stato» ha detto il portavoce della polizia. La donna rimane nel carcere di Parker County: sulla sua testa, ora, pende l'accusa di omicidio. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Agosto 2017, 21:11