Mamma e gemellini sotto le bombe, rischiavano la vista. Ma un medico li salva: «Un miracolo»

Mamma e gemellini sotto le bombe, rischiavano la vista. Ma un medico li salva: «Un miracolo»

Nel dramma della guerra in Ucraina c'è anche spazio per piccoli miracoli. È la storia di Olena Selichzianowa e dei suoi due gemelli di 5 anni, Nazar e Timur, che hanno rischiato di perdere la vista durante un bombardamento, e che invece sono stati salvati da uno specialista in Polonia. Allertato da una sua ex allieva a Leopoli.Olena parla in russo con la Bbc della sua terribile esperienza, la mattina dell'11 marzo, nell'Oblast di Dnipropetrovsk. «Ero a casa con i bambini, sono andata in cucina e ho visto una bomba alla mia finestra. È stato tutto così veloce che non sapevo cosa stesse succedendo».

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La ragazza, che nelle immagini appare sfigurata in volto, così come i figli, che giocano intorno al lei in ospedale, ha aggiunto: «Mi sono piegata sulla ginocchia, tirandoli sotto di me per proteggerli dalle schegge». Tutti e tre sono rimasti accecati e la loro pelle ha subito pesanti ustioni. Un frammento di vetro si è conficcato in un occhio di Olena e la sua gamba si è rotta.

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La famiglia è stata prelevata dalle macerie e portata in un vicino ospedale, ma le ferite erano così gravi che sono stati spostati in un'altra struttura, a Leopoli. La dottoressa Nataliya Preys, rendendosi conto della situazione, ha inviato le immagini al suo ex insegnante in Polonia, il professor Robert Rejdak, all'Università di Medicina di Lublino. Chiedendo assistenza immediata. «Sono venuti dall'inferno», racconta lo specialista polacco: «La mamma era completamente cieca. I bambini erano così affamati e stanchi che non facevano altro che mangiare, dormire e piangere».

Tuttavia, superato lo shock del primo incontro, Rejdak ha messo in campo tutta la sua esperienza da chirurgo di primo piano in uno dei più grandi ospedali oculistici d'Europa. «Abbiamo deciso di operare la mamma.

Ho eseguito un intervento di cataratta bilaterale. È stato complicato, ma fortunatamente è andato alla perfezione e Olena vede quasi completamente. Spero che sarà ancora meglio». Anche i gemellini hanno subito diversi interventi ed uno dei due ha perso un occhio, ma il dottore spera che torneranno ad avere una visione buona, «ma hanno bisogno di un trattamento più lungo». E se Olena e i bimbi avessero raggiunto Lublino solo pochi giorni dopo, «sarebbero ciechi perché non c'era più tempo per intervenire». E quando gli è stato chiesto se avesse fatto un miracolo, il professore ha ammesso: «Un po'».

Tornati in reparto è iniziato un periodo di semi-normalità. Nazar, sebbene abbia perso un occhio, sembra più protettivo nei confronti del fratello Timur, un pò più timido e chiuso. «Uno psicologo li sta aiutando», spiega Olena. «Si sentono meglio, ma hanno visto la bomba cadere su di loro, sono nervosi e fanno fatica a dormire». Prima della guerra, la mamma faceva la cuoca presso la scuola locale. Una volta che la sua famiglia sarà guarita, vorrebbe tornare indietro? «No» risponde velocemente. «Sono stati tutti così gentili qui, voglio restare. Anche la mia casa è stata distrutta, non è rimasto più niente». Ed il professor Rejdak, dopo aver fatto il miracolo di salvarli, li aiuterà a trovare un posto dove vivere. E ricominciare. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Aprile 2022, 19:10
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