​Diagnostica la sua malattia dopo che nessun medico ci era riuscito. La storia di Israa fa il giro del mondo

Diagnostica la sua malattia dopo che nessun medico ci era riuscito. La storia di Israa fa il giro del mondo

di Alix Amer

Israa Al-Tayeh, è una ragazza giordana, di 18 anni, soffriva sin da piccola di forti dolori alle articolazioni e di una continua perdita di conoscenza senza apparente motivo. Ma visto che i medici non erano stati in grado di diagnosticare la sua malattia, da sola si è messa a studiare su testi di medicina e alla fine l’ha scoperta, ha diagnosticato lei stessa la sua malattia lasciando a bocca aperta i dottori. Quasta piccola donna ha commosso il mondo arabo per la sua forza, ha raccontato il suo calvario e le sue vittorie sul web.

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La storia di “Israa” inizia quando era una bambina, sui 10 anni, soffriva di alcuni problemi di salute all’apparato digerente e immunitario, e con il passare del tempo le sue condizioni di salute hanno cominciato a peggiorare, sul viso sono comparse irritazioni cutanee che sembravano vere e proprie ustioni. Il dolore non si è fermato qui, ha anche sofferto di problemi respiratori, eccessive lussazioni delle articolazioni e svenimenti più volte senza conoscere una chiara causa.


Alla ricerca di una spiegazione, Israa si è recata con la sua famiglia in Canada. Ha visitato diversi ospedali, ha fatto tanti esami particolari ed analisi approfondite, ma i medici non sono riusciti a raggiungere una diagnosi sulla sua condizione. Nessun risultato. 


Ma Israa non si è arresa e ha iniziato a studiare da sola testi di medicina, leggendo circa 200 libri, e durante la sua ricerca ha letto della sindrome di Ehlers Danlos, una malattia rara che colpisce una persona su 20.000 nel mondo.

Attacca i tessuti connettivi del corpo e i suoi sintomi sono problemi alle articolazioni, alla pelle e all’apparato digerente, e al momento non esiste un trattamento per questo caso.


Israa ha così scoperto che tutti i sintomi erano gli stessi che aveva lei, e quando ha individuato la natura della malattia, ha provato un senso di sollievo e felicità, quindi ha messo la sua conclusione tra le mani del medico che la sta seguendo, ha ripetuto alcuni test e alla fine è stata confermata questa sindome. Insomma Israa si è salvata da sola.


Dopo che i test hanno dimostrato la presenza di paralisi allo stomaco, è andata da uno specialista in endoscopia per installare un tubo di alimentazione nell’intestino tenue per ricevere il cibo quotidiano, quindi ha cercato i medicinali. «Dall’America ho fatto arrivare cibo e medicine speciali per la mia situazione - racconta la giovane - e altre cose per le articolazioni per ridurre la lussazione».


E così Israa ha promesso a se stessa di diffondere i suoi studi per chi si trova nelle sue condizioni. Ha iniziato a pubblicare informazioni mediche documentate sulla sua pagina Facebook e su Instagram. Inoltre, la sua pagina è stata approvata come riferimento scientifico dalla BMDE-Labs Research Organisation, ed è stata approvata anche dall’organizzazione internazionale The Ehlers- Danlos Society, oltre all’American Health Advocacy Summit. «Ora ho una speranza, ora posso ricominciare a vivere. A pensare ad un futuro come fanno le ragazze della mia età. So che ci vorrà ancora tempo per le cure, ma sono uscita dal buio».
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2020, 12:54
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