Lufthansa lascia a terra più di 100 passeggeri ebrei: la compagnia aerea accusata di antisemitismo e razzismo

La compagnia aerea ha bloccato l'imbarco dei passeggeri diretti in Ungheria per un pellegrinaggio e le comunità ebraiche accusano Lufthansa di razzismo

Lufthansa lascia a terra più di 100 passeggeri ebrei: la compagnia aerea accusata di antisemitismo e razzismo

Cento passeggeri ebrei lasciati a terra. È successo all'aeroporto di Francoforte, dove i passeggeri stavano facendo scalo da New York in direzione Budapest. E sono stati bloccati dalla compagnia aerea tedesca Lufthansa, che ha fermato solo le persone ebree, permettendo agli altri passeggeri di imbarcarsi per l'Ungheria. Una decisione che ha fatto scoppiare la bufera e, adesso, la compagnia è stata accusata dalle comunità ebraiche di antisemitismo e razzismo

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Il fatto risale a mercoledì 4 maggio ed è diventato noto solo dopo che alcuni video sono stati diffusi su Youtube e Twitter, diventando subito virali. Le testimonianze di quanto successo sono state raccolte da un sito che di solito si occupa di vendita di biglietti aerei in sconto, DansDeals, che per primo ha raccontato il caso. Dopo la pubblicazione dell’articolo, la notizia è arrivata su diversi grandi giornali internazionali e conseguentemente le pressioni su Lufthansa perché chiarisse l’accaduto si sono fatte molto insistenti.

La maggior parte dei passeggeri dell’aereo partito da New York era composta da ebrei ortodossi che stavano andando in pellegrinaggio in Ungheria per visitare la tomba di un importante rabbino, Yeshayah Steiner: non è chiaro il numero preciso, ma secondo diversi testimoni sarebbero stati tra i 130 e i 170 passeggeri.

PERCHÈ SONO STATI BLOCCATI

Le persone lasciate a terra hanno raccontato che la decisione di Lufthansa di bloccare i passeggeri ebrei sarebbe dipesa dal fatto che alcuni di loro si erano rifiutati di indossare la mascherina sul volo partito da New York, contravvenendo alle regole della compagnia aerea.

Ma invece di punire le singole persone, Lufthansa avrebbe assunto un atteggiamento "punitivo" indistintamente nei confronti di tutti, molti dei quali avevano abiti e capigliature tradizionali degli ebrei ortodossi e per questo facilmente identificabili per la loro fede.

LE SCUSE UFFICIALI 

Alla fine le scuse ufficiali sono arrivate. Ma con colpevole ritardo, visto che sono state formulate il 10 maggio, a una settimana dall'accaduto: in un comunicato la compagnia ha detto di essere «sinceramente dispiaciuta» per quanto avvenuto a Francoforte e che «ciò che è emerso non è coerente con le politiche o i valori di Lufthansa. Non tolleriamo il razzismo, l’antisemitismo e la discriminazione di qualsiasi tipo». Le scuse, però, non sono bastate a molte associazioni e istituzioni ebraiche, che hanno chiesto alla compagnia un’indagine più approfondita.

Al momento, infatti, non si sa chi abbia preso la decisione di bloccare i passeggeri ebrei all’aeroporto, e Lufthansa non ha dato nessuna informazione al riguardo. In base ad alcune testimonianze, si sa che durante il volo da New York un pilota aveva fatto un annuncio dalla cabina richiamando i passeggeri all’ordine, rimproverando alcuni di loro che non indossavano la mascherina o che stavano bloccando i corridoi mettendosi a pregare.

Dopo la partenza del volo per Budapest con i pochi passeggeri ammessi, quelli rimasti a terra hanno cercato di comprare un nuovo biglietto, sperando di poter arrivare in tempo alla cerimonia. Alcuni di loro ci sono riusciti, anche se non hanno ricevuto alcun rimborso per il volo cancellato. Ad altri però è stato persino negato il permesso di volare su aerei Lufthansa per le successive 24 ore.

Alcuni hanno quindi preso un volo per Vienna gestito da un’altra compagnia, e da lì poi sono andati in Ungheria con altri mezzi.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Maggio 2022, 00:15
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