Libia, attentato a Bengasi: almeno 27 morti e 30 feriti. "Uccisi anche i vertici degli 007"

Libia, attentato a Bengasi: almeno 27 morti e 30 feriti. "Uccisi anche i vertici degli 007"
Un duplice attentato, compiuto con due mezzi autobomba, è avvenuto ieri sera nella città libica di Bengasi, causando la morte di almeno 27 persone, mentre i feriti superano la trentina. Tra le vittime, ci sarebbero esponenti delle autorità locali, in particolare alcuni vertici dei servizi segreti e dell'esercito.



L'attentato è avvenuto nel quartiere al-Salmani proprio nel momento in cui i fedeli stavano uscendo dalla moschea al termine della preghiera serale. Nell'area è scattata una vasta operazione delle forze di sicurezza alla ricerca della cellula terroristica che, secondo le stesse fonti, apparterrebbe allo Shura Council of Benghazi Revolutionary, una coalizione di milizie integraliste islamiche tra cui la più nota è Ansar al-Sharia ma che comprende anche la brigata 17 Febbraio, la brigata Rafallah al-Sahati e altri gruppi terroristici. I fedeli coinvolti nel sanguinoso attentato, avvenuto intorno alle 21 ora locale, stavano uscendo dalla moschea Baiat al Ridwan, nella zona del quartiere di Al Salmani, non lontano dalla zona portuale. In un primo momento fonti dell'intelligence avevano parlato di 7 morti e venti feriti, ma il bilancio si è poi progressivamente aggravando e molti dei feriti sono morti in ospedale.



Tra i feriti, secondo quanto è stato possibile apprendere, vi sarebbero Almahdi Al Falah capo dell'Intelligence department, Internal security e state security, mentre sarebbe morto Ahmed Alfaytori, capo del dipartimento delle unità investigative. Ferito anche, stando a notizie ancora non confermate ufficialmente, il colonnello Belkasim Al Obaidi, del Direttorato della Sicurezza di Bengasi. La città è teatro da più di tre anni di un conflitto sanguinoso tra le forze leali al generale Khalifa Haftar e gli integralisti islamici. L'esercito nazionale libico di Haftar negli ultimi tempi ha più volte affermato di aver sconfitto gli integralisti e di avere il controllo dell'area portuale. Ma gli attentati fuori dalle moschee, seppure meno frequenti, sono continuati. I combattimenti a Bengasi sono parte del sanguinoso conflitto scatenato in Libia da molteplici fronti dopo la caduta, nel 2011 dell'allora leader libico Muammar Gaddafi.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Gennaio 2018, 08:49
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