Leo, ucciso a due anni dal papà: ok al cambio di cognome 'post-mortem'

La richiesta era stata avanzata dal lato materno della famiglia. Il padre del piccolo, dopo averlo ucciso, si era dato alla fuga per poi suicidarsi

Leo, ucciso a due anni dal papà: ok al cambio di cognome 'post-mortem'

Il piccolo Leo aveva solo due anni quando, lo scorso 24 agosto, fu ucciso dal suo papà, che poi si era dato alla fuga. L'uomo, il 44enne Martin Ezequiel Alvarez Giaccio, dopo l'omicidio del figlio, avvenuto a Barcellona, era poi stato ritrovato morto suicida il 14 settembre. Il bambino fu sepolto con il cognome del padre, ma ora il lato materno della famiglia ha chiesto e ottenuto il cambio di cognome 'post-mortem'. Sulla tomba del piccolo, accanto al nome di Leo ci sarà il cognome della madre.

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Leo, ucciso dal papà per punire la mamma

Le autorità spagnole hanno autorizzato il cambio 'post-mortem' del cognome di Leo: lo hanno reso noto a media iberici le legali che rappresentano la madre del piccolo. Questo infanticidio è stato trattato come un presunto caso di «violenza vicaria», una tipologia particolarmente efferata di violenza di genere secondo la quale gli aggressori tentano di indurre indirettamente il maggior dolore possibile alle vittime (di solito le loro compagne o ex compagne) facendo del male ai figli. In questo caso, il padre del bambino fu trovato morto giorni dopo aver ucciso il piccolo, il cui corpo fu ritrovato in una stanza d'albergo. Uno dei motivi dell'autorizzazione del cambio del cognome paterno è l'impatto emozionale che ha comportato per i parenti il fatto che sia stato seppellito con quel cognome, spiega la radio-televisione pubblica catalana in un articolo web.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Maggio 2022, 12:51
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