Il mistero di Lea, scomparsa il 14 dicembre a 20 anni: cinque mesi dopo si cerca una risposta
di Simone Pierini
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Gli investigatori hanno lanciato numerosi appelli a caccia di testimoni, hanno moltiplicato le indagini, hanno spulciato tutti i filmati di videosorveglianza e sentito dozzine e dozzine di persone. Ad oggi, spieago, «nessuna ipotesi è esclusa». Il giorno della scomparsa indossava un berretto bianco e un cappotto verde. Il suo telefono si è collegato al wi-fi del suo edificio alle 8:30. Ma da allora, è il silenzio assoluto.
«Non so cosa le sia successo, è una situazione molto difficile da vivere», dice la mamma Karine. «So che gli investigatori stanno facendo un gran lavoro per trovarla e sono ancora speranzosa, vorrei solo un segnale: fatemi sapere che è viva e che sta bene, non chiedo altro».
«L'ultima discussione che ho avuto con lei riguardava un rimprovero per un affitto non pagato - dice il padre che Christophe Petitgas a Le Parisien, che sta vivendo un incubo che non trova risveglio - tutto questo è terribile perché solitamente abbiamo un rapporto eccezionale». L'uomo passa le notti sui social network a cerca qualche traccia o segnalazione, si aggrappa alla speranza di poter riabbracciare la figlia. «Qualcuno deve sapere qualcosa - conclude - È inimmaginabile per me non vederla di nuovo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 17:28
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