Neonata abbandonata dalla madre in uno scarico tra le formiche: viva per miracolo
I fatti risalgono al luglio del 2014: Cecily Kurtz, 79 anni, era stata trovata morta nella sua casa di Didcot (Oxfordshire), ricoperta di feci e urina dalla testa ai piedi, rannicchiata su un divano e con evidenti segni di denutrizione (il corpo della donna pesava appena 39 kg). La figlia, che avrebbe dovuto occuparsi di lei, aveva mostrato gravissime negligenze e per questo era stata indagata e processata. A distanza di quasi quattro anni, come riporta la BBC, è giunta la condanna del tribunale: Emma-Jane Kurtz dovrà passare un anno e tre mesi in carcere e altrettanto tempo a prestare servizi sociali.
Peter Ross, il giudice che ha emesso la sentenza, ha descritto senza filtri la scena che si è palesata davanti agli occhi dei poliziotti che avevano scoperto il cadavere: «Più che una casa, sembrava una stanza di tortura o un campo di concentramento. Il corpo era completamente ricoperto di feci, inoltre l'accumulo di urina aveva provocato anche delle bruciature. Quella donna deve aver sofferto tantissimo nei suoi ultimi giorni, ma si tratta di una negligenza grave e persistente, che è durata anni. Non possiamo non condannare la persona che più di tutti avrebbe dovuto occuparsi di lei e che invece l'ha abbandonata». Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Cecily Kurtz aveva bisogno di un'assistenza totale e continuata, dal momento che soffriva da tempo di depressione e di disturbo ossessivo compulsivo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Aprile 2018, 18:02
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