La piccola Laia, morta a due anni: la mamma accusa il compagno. E spunta il giallo della sepoltura

Una vicenda terribile, con i due arrestati che avevano parlato in un primo momento di un tragico incidente. La piccola sepolta solo dopo 18 mesi a causa di una controversia tra la madre e il padre

La piccola Laia, morta a due anni: la mamma accusa il compagno. E spunta il giallo della sepoltura

di Enrico Chillè

Un delitto agghiacciante e con risvolti ancora più tremendi, quello della piccola Laia. La bambina, di due anni, era morta in circostanze apparse immediatamente poco chiare il 21 gennaio 2021, per poi trovare una sepoltura solo un anno e mezzo dopo. Erano bastati pochi giorni, agli investigatori, per capire che la piccola era stata uccisa. La madre, arrestata insieme al nuovo compagno poco dopo l'omicidio, in un primo momento aveva parlato di un tragico incidente. Oggi, a distanza di 21 mesi, la donna cambia la propria versione e scarica tutte le accuse sul compagno.

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Il delitto di Laia, uccisa a due anni

Il delitto di Laia si era consumato il 21 gennaio 2021 a Picarral, un quartiere di Saragozza, in Spagna. Come riporta Heraldo.es, per la vicenda erano stati arrestati Vanesa M.P., 29 anni, madre della piccola, e Cristian L.V., il nuovo compagno della donna. Subito sottoposti a custodia cautelare in carcere, i due avevano parlato di un tragico incidente, respingendo le accuse di omicidio. «La bambina è caduta e ha perso i sensi, l'abbiamo messa nella vasca da bagno nel tentativo di rianimarla», aveva spiegato la coppia. Una versione ritenuta subito poco credibile dagli investigatori.

Il dramma di Laia, sepolta 18 mesi dopo la morte

Come se non bastasse un'inchiesta e un processo decisamente complicati, alla morte violenta di una bambina di appena due anni si è aggiunto anche un vergognoso caso giudiziario.

Nonostante l'autopsia fosse stata condotta poche ore dopo la morte di Laia, la bambina è stata sepolta solo nel luglio scorso, 18 mesi dopo la morte. Questo perché la madre, accusata di averla uccisa, aveva preteso che Laia fosse inumata in un cimitero di Saragozza. E una giudice, all'inizio, le aveva dato ragione. L'ex marito della donna, e padre della bambina, che vive in Catalogna, aveva però fatto ricorso, chiedendo di seppellire la figlia nei pressi della propria casa. Alla fine, dopo una lunga battaglia giudiziaria, mentre il corpicino di Laia è rimasto per oltre un anno nella cella frigorifera di un obitorio, il papà ha vinto la causa ed è riuscito a farla seppellire, nel luglio scorso, in un cimitero di Lloret de Mar.

Il processo

Durante l'udienza, in aula sono intervenuti i legali del papà di Laia e dei due accusati. I primi, insieme al pubblico ministero, hanno chiesto il rinvio a giudizio per omicidio aggravato. I legali dei due accusati, invece, hanno iniziato a lanciare reciproche accuse. E non sono esclusi ulteriori sviluppi soprendenti.


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Ottobre 2022, 20:28
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