La sindaca multa l'anziana madre per i lavori senza permessi: «Errore in buona fede, ma deve pagare come tutti»

Sta spopolando la vicenda di Vanesa Olivart, sindaca di Almacelles. Il suo predecessore era stato condannato per una 'parentopoli'

La sindaca multa l'anziana madre per i lavori senza permessi: «Errore in buona fede, ma deve pagare come tutti»

La sindaca di un Comune di poco più di 5000 abitanti sta diventando famosa anche all'estero grazie ad un esempio di inflessibilità ed onestà. Il motivo? Una multa di 800 euro comminata alla sua anziana madre, che avrebbe fatto fare dei piccoli lavori di ristrutturazione in un casale di campagna senza i permessi necessari. 

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La sindaca e la multa alla madre

Il suo nome è Vanesa Olivart ed è, da quasi un anno, la sindaca di Almacelles (Lleida), piccolo comune catalano, in Spagna. La donna, una volta scoperto che in un terreno di proprietà della madre era stato costruito un piccolo magazzino senza i permessi richiesti dalla legge, non ha esitato a multarla e a costringerla a regolarizzare la propria posizione. Lo riporta anche ElNacional.cat.
«La legge parla chiaro e non posso fare eccezioni: una volta scoperto l'illecito, ho mandato tutto all'ufficio tecnico. Non potevo fare altro e la sanzione è stata già pagata» - ha spiegato la sindaca - «Non possiamo fare distinzioni tra cittadini. L'errore di mia madre è stato fatto assolutamente in buona fede, ma resta sempre una violazione della legge che va sanzionata».

Il predecessore condannato per la 'parentopoli'

La vicenda si è conclusa pochi giorni fa con la multa e il relativo pagamento, ma ha origine alla fine della scorsa primavera. Una denuncia era arrivata al Comune e Vanesa Olivart, una volta scoperto che l'illecito riguardava il terreno della madre, ha segnalato tutto all'ufficio competente, mettendo la questione nella mano dei tecnici. 
La vicenda ha suscitato molto clamore in tutta la Spagna e non solo, ma soprattutto nel piccolo Comune di Almacelles.

Dove tutti ancora ricordano le 'gesta' del predecessore, costretto a dimettersi lo scorso anno dopo essere stato condannato a nove anni di interdizione dai pubblici uffici per una 'parentopoli'. Josep Ibarz, ex sindaco, durante il suo mandato aveva assunto una decina di persone tra amici, parenti e militanti del suo partito, tramite chiamata diretta e senza alcun concorso né selezione. Con Ibarz, il numero di dipendenti comunali era passato da 63 a 123 in poco più di dieci anni.


Ultimo aggiornamento: Domenica 16 Ottobre 2022, 21:11
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