La Serbia accoglie gli stranieri che vogliono vaccinarsi contro il Covid dando loro la possibilità di scegliere il vaccino. Nei Balcani, infatti, si sta sviluppando una sorta di turismo dell'immunizzazione e il sito dell’ambasciata italiana riporta tutte le informazioni necessarie. «Ho scelto Pfizer e in 48 ore ho avuto l’appuntamento», è la testimonianza del conte Simone Avogadro di Vigliano riportata dal Corriere.
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Sin da gennaio la Serbia è stata in grado di avviare con successo un preciso piano di vaccinazione di massa, grazie a contratti bilaterali conclusi con le case farmaceutiche. Nel Paese, che ha 7 milioni di abitanti, sono state somministrate finora complessivamente oltre 2,5 milioni di vaccinazioni, delle quali oltre un milione sono seconde dosi. Sono disponibili quattro tipi di vaccino - il cinese della Sinopharm, il russo Sputnik V, AstraZeneca e Pfizer-BioNTech.
«Lavoro e vivo in giro per il mondo con l’azienda di famiglia e ho anche un ufficio in Serbia. Abito tra Milano e Singapore, dove tra l’altro mi avevano proposto la vaccinazione. Ma causa Covid non riesco a rientrare in Asia da Natale», racconta l'imprenditore 57enne Avogadro di Vigliano. «Dopo aver vaccinato rapidamente anziani e fragili, hanno incoraggiato le somministrazioni agli imprenditori e in generale alle categorie produttive per favorire la ripresa dell’economia... Dal portale si può scegliere il vaccino, io ho scelto Pfizer e in 48 ore ho avuto l’appuntamento in un ospedale di Belgrado. Per la prima dose, a inizio marzo, sono rimasto qualche giorno per motivi di lavoro. Ho unito l’utile al dilettevole. Per la seconda, sono andato e tornato dopo qualche ora».
Ultimo aggiornamento: Domenica 4 Aprile 2021, 15:36
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