Kobe Bryant, battuta choc del “comico” sulla morte della leggenda Nba

Kobe Bryant, battuta choc del “comico” sulla morte della leggenda Nba
Una battuta talmente insopportabile sulla morte di Kobe Bryant che, alla fine, è stata rimossa da tutti i social. Negli ultimi giorni si è scatenata una vera e propria bufera su Ari Shaffir, comico statunitense che aveva ironizzato sui problemi con la giustizia avuti dalla leggenda Nba, morto domenica scorsa in un incidente in elicottero, insieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone.

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Ari Shaffir, che ha sempre fatto del black humour il proprio punto di forza, non si è smentito neanche stavolta. In un video, pubblicato sui social e poi rimosso dopo insulti, minacce e segnalazione, il comico aveva tirato in ballo l'accusa di stupro che Kobe Bryant aveva dovuto affrontare oltre 15 anni fa (non si andò però mai a processo, perché la donna si rifiutò di testimoniare). «Kobe Bryant è morto oggi con 23 anni di ritardo. Si è 'salvato' perché a tutti i liberali di Hollywood che attaccano la commedia piace fare il tifo per i Lakers molto di più di quanto non amino lo stupro» - le controverse battute di Ari Shaffir - «L'eroe che ha dimenticato di fare benzina al suo elicottero. Io odio i Lakers. Che bella giornata!».

Mentre il mondo piangeva uno dei più grandi sportivi della storia, in molti hanno protestato contro la battuta, assolutamente fuori luogo, del 45enne comico newyorchese. Alla fine, dopo aver rimosso il post sui social, il comico ha voluto puntualizzare su Instagram i motivi di quelle battute. «Ogni volta che muore un vip, faccio battute orribili e impietose. Lo faccio da anni, amo distruggere gli dei e mi piace scherzare, facendo battute vili mentre tutto il mondo le santifica. Sono solo battute, io non odio nessuno e non voglio ferire persone alle prese con la perdita di una persona cara, ma è quello che faccio da sempre: battute su celebrità che muoiono, anche quando non conosco bene i personaggi» - spiega il comico - «Questo è ciò che si aspettano i miei fan e badate bene: ho fatto ironia solo su Kobe, su richiesta dei miei follower, non sulle altre persone che erano sull'elicottero con lui. L'unica cosa che posso avere conto Kobe è che ha sempre distrutto le squadre per cui tifo, lui mi ha fatto odiare tantissimo i Lakers. Ripeto: non sto festeggiando la sua morte. Sappiate che ho fatto battute di cattivo gusto anche dopo la morte di Ralphie May, un carissimo amico prima ancora di un collega, che mi ha dato e insegnato tanto. Ho ironizzato anche sulla sua morte, anche perché sapevo che lui avrebbe voluto così. La dark comedy funziona così, quindi: riposi in pace Kobe Bryant e a f*****o i Lakers».
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Gennaio 2020, 18:08
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