Kim Jong-Un invia una lettera di scuse alla Corea del Sud dopo l'uccisione di un funzionario al confine

Kim Jong-Un si scusa con la Corea del Sud per l'uccisione di un funzionario

di Nico Riva
Kim Jong-Un in persona chiede scusa. Il leader della Corea del Nord ha espresso il suo dispiacere con una lettera personale inviata a Seoul per la morte di un funzionario della Corea del Sud, ucciso lunedì 21 settembre dopo aver attraversato il confine fra i due Stati. 

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Le truppe nordcoreane, appena hanno visto un funzionario della Corea del Sud superare il confine marittimo fra le due Nazioni, hanno aperto il fuoco. L'uomo, che lavorava per il Ministero degli Affari marittimi, è morto. La mattina di venerdì 25 settembre, una lettera firmata da Kim Jong-Un è arrivata alla Casa Blu di Seoul, sede del governo sudcoreano. Secondo quanto riporta la Cnn, nella lettera Kim ha spiegato che i suoi soldati avrebbero sparato dei primi colpi d'avvertimento, dopo aver individuato in mare un uomo sopra un oggetto in mezzo al mare. L'uomo avrebbe rifiutato di identificarsi, così l'unità avrebbe rivolto direttamente contro di lui la seconda scarica. 

Successivamente, la truppa avrebbe dato fuoco all'oggetto galleggiante, secondo le misure anticontagio in vigore in Nord Corea. Kim Jong-Un avrebbe quindi voluto assumersi personalmente la responsabilità dell'accaduto, perché questo incidente rischia di impattare negativamente le relazioni fra le due Coree. «Invece di dare aiuto ai nostri compatriati del Sud che stanno lottando contro la pandemia, abbiamo dato al Presidente Moon una grande delusione con questa sventura nei nostri mari», ha scritto Kim Jong-Un. Delle scuse rare e inaspettate, anche perché Kim è restio ad ammettere errori da parte dei suoi militari. Stavolta però non ha potuto chiudere un occhio, nel tentativo di preservare il delicato rapporto tra le due Coree. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Settembre 2020, 19:01
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