Draghi, Scholz e Macron: la foto in treno del summit notturno durante il viaggio

Draghi, Scholz e Macron: la foto in treno del summit notturno durante il viaggio

di Giammarco Oberto

Una missione delicata, dall’alto valore simbolico: mettere Draghi, Scholz e Macron su un treno diretto a Kiev significa ribadire che la Ue sta con l’Ucraina. Hanno lavorato settimane, le diplomazie di Roma, Berlino e Parigi, per portare i tre leader nella capitale di un Paese in guerra. Alle otto della sera di mercoledì le delegazioni sono atterrate a Rzeszw, in Polonia: un aeroporto civile ma disseminato di artiglieria Nato e cargo militari. Alla stazione di Medika, al confine tra Polonia e Ucraina, li aspettava un treno: un altro lo seguiva vuoto, per un eventuale trasbordo in caso di emergenza o intoppi.

Partenza alle 23: ogni leader in una wagon lit, il resto del convoglio occupato dagli agenti dell’intelligence e dei reparti speciali dei tre Paesi: un centinaio di uomini, ciascuno con i propri armamenti leggeri.

Il viaggio è durato tutta la notte. Verso le 23,30 Draghi ha lasciato il suo wagon lit ed ha raggiunto il centro del convoglio, insieme a Macron e Scholz: lì, tutti con abiti informali da viaggio, hanno improvvisato un summit sulla questione ucraina, seduti a un tavolo, davanti a bicchieri d’acqua e ghiaccio. Sono andati avanti fino alle due di notte. Alle 10 il treno è arrivato a Kiev. Prima dell’incontro con Zelensky, hanno visitato Irpin, uno dei maggiori teatri dei massacri di civili perpetrati dai russi. «Tutto questo deve essere visto e conosciuto - ha detto Draghi - avete il mondo dalla vostra parte».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Giugno 2022, 07:49
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