La minaccia alla Polonia. Il leader ceceno Ramzan Kadyrov torna sulla vicenda della vernice rossa contro l'Ambasciatore russo a Varsavia del 9 maggio scorso chiedendo alla Polonia di scusarsi e minacciandoli. «L'Ucraina ormai è una questiona chiusa. Se arriverà l'ordine prenderemo la Polonia in 6 secondi perciò portate via le vostre armi e i vostri mercenari e chiedere scusa al nostro ambasciatore», sottolinea Kadyrov in un video pubblicato su telegram.
Kadyrov non è l'unico alleato di Putin ad aver avanzato minacce contro la Polonia nelle ultime settimane. Oleg Morozov, membro del parlamento russo e del partito politico di Putin, Russia Unita, ha suggerito all'inizio di questo mese che la Polonia dovrebbe essere «al primo posto nella coda per la denazificazione dopo l'Ucraina».
Minaccia alla Polonia, il caso del 9 maggio
Il riferimento è allo scorso 9 maggio quando barattoli di vernice rossa sono stati lanciati contro l' ambasciatore russo in Polonia, Sergei Andreyev, durante un cerimonia al cimitero russo di Varsavia in occasione della Giornata della Vittoria.
Il ruolo della Polonia
La Polonia è il Paese più esposto alla guerra, tra quelli che fanno parte della Nato. Non solo perché confina con l'Ucraina. Soprattutto per l'appoggio continuo a Kiev. La Nato ha ripetuto più volte che varcare i confini dell'Alleanza sarebbe un binario di non ritorno per la Russia. In questi tre mesi di guerra diversi Paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno utilizzato come base logistica la Polonia per trasferire in Ucraina armi e combattenti terroristi stranieri, compresi alcuni dal Medio Oriente.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Maggio 2022, 15:06
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