Johnson & Johnson condannata per 2,6 milioni: centinaia di donne con impianti vaginali difettosi

Johnson & Johnson condannata per 2,6 milioni: centinaia di donne con impianti vaginali difettosi

di Nico Riva
L'azienda farmaceutica Johnson & Johnson è stata condannata a pagare una sanzione di 2,6 milioni di dollari dalla corte federale australiana per i danni arrecati a tre donne che hanno ricevuto impianti vaginali difettosi. Il giudice Anna Katzmann ha decretato che il colosso farmaceutico ha agito con negligenza, provocando a centinaia di donne dolori e disagi. 

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«Siamo compiaciute del risultato», ha dichiarato ai media locali l'avvocato Jan Saddler. «Quello di oggi è un importante passo in avanti, ma la strada è ancora lunga affinché tutte le donne australiane colpite da questi prodotti ricevano un giusto risarcimento». L'azienda sosteneva che questi impianti a rete, in plastica, fossero una maniera sicura di rinforzare il pavimento pelvico e contrastare prolassi pelvici e stress urinario. In realtà numerose donne hanno accusato dolori cronici, anche durante l'attività sessuale, danni agli organi e altri sintomi. 

Finora, 1350 donne si sono registrate alla class action contro Johnson & Johnson e aziende minori di proprietà del colosso. Nelle prossime settimane sono attesi gli ordini finali. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Marzo 2020, 15:31
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