Il mondo contro Trump: passa per 128-9 la risoluzione Onu contro Gerusalemme capitale. Israele: "Spazzatura"

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Alta tensione sul tema Gerusalemme. L'Assemblea generale dell'Onu ha approvato a larghissima maggioranza la risoluzione presentata da Yemen e Turchia che condanna il riconoscimento di Gerusalemmecapitale di Israele da parte dell'amministrazione Trump. La risoluzione è passata con 128 voti a favore, 9 contro e 35 astensioni.

NETANYAHU, "ISRAELE RIGETTA RISOLUZIONE ONU" «Israele rigetta del tutto questa risoluzione assurda. Gerusalemme è la nostra capitale e sempre lo sarà». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo di «apprezzare il crescente numero di Paesi che hanno rifiutato di partecipare a questo teatro dell'assurdo». «Ringrazio Trump e l'ambasciatrice Haley - ha concluso - per la forte difesa di Israele e della verità».



PALESTINESI, "RIBADITA NOSTRA GIUSTA CAUSA" «Questa decisione ribadisce ancora una volta che la giusta causa palestinese gode del sostegno della comunità internazionale e che nessuna decisione da qualsiasi parte può cambiare la realtà: Gerusalemme è un territorio occupato in base alla legge internazionale». Lo ha detto il portavoce del presidente Abu Mazen, Nabil Abu Rudeineh. «Continueremo i nostri sforzi all'Onu e nelle organizzazioni internazionali per mettere fine all'occupazione e stabilire il nostro stato di Palestina con Gerusalemme est su capitale», ha concluso. 



ISRAELE A ONU, RISOLUZIONE FINIRÀ IN SPAZZATURA «Questo voto finirà nel secchio della spazzatura della storia»: così il rappresentante israeliano ha criticato parlando all'Assemblea generale dell'Onu la risoluzione che condanna la decisione degli Usa Gerusalemme.

ITALIA VOTA SÌ L'Italia ha votato a favore della risoluzione Onu che condanna la decisione dell'amministrazione Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele e di trasferire nella città santa la sua ambasciata. Il nostro Paese si schiera insieme a 25 paesi dell'Unione europea, tra cui Francia, Germania e Regno Unito.

IRA USA ALL'ONU,'RICORDEREMO QUESTO VOTO' «L'America sposterà la sua ambasciata a Gerusalemme, ed è questa la cosa giusta da fare. Nessun voto farà cambiare questo proposito. Ma questo è un voto che gli Stati Uniti terranno a mente»: queste le parole minacciose dell'ambasciatrice americana all'Onu Nikki Haley, che ha espresso tutto il disappunto dell'amministrazione Trump per la risoluzione che sta per essere approvata dall'Assemblea generale dell'Onu e che condanna il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele.



«Gli Stati Uniti sono il principale contributore delle Nazioni Unite, ma se i nostri investimenti falliscono, non portano risultati allora abbiamo l'obbligo di destinare le nostre risorse ad altre cose più produttive», ha detto Haley, ribadendo come la decisione di spostare l'ambasciata Usa a Gerusalemme «non pregiudica lo status finale della città, non pregiudica la soluzione dei due stati e non danneggia gli sforzi di pace». «Ma è un nostro diritto - ha aggiunto - scegliere dove avere un'ambasciata».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Dicembre 2017, 22:49
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